Inveruno è una cittadina del Comune di Milano, che si trova in mezzo tra Arconate, Busto Garolfo, Casorezzo, Ossona, Mesero e Cuggiono.
IFC_Inveruno_piattoIl territorio è pianeggiante ed ospita molti boschi e coltivazioni varie, caratteristiche tipiche degli ambienti della Pianura Padana. Il nome Inveruno letteralmente significa Ever e uno ossia, pianta di tasso, legato alla diffusione della pianta nella zona. Nel 1500 il re francese Federico I concede Inveruno alla famiglia Arconati, che possedeva gran parte dei paesi limitrofi. Motivo per cui lo stemma inverunese ha ripreso i simboli della famiglia Arconati fino al 1941. Passando per Inveruno è inevitabile fermarsi ad assaporare le specialità gastronomiche della zona. Molte tipicità hanno subito il contagio della vicinanza con la Milano. E’ facile trovare da queste parti la cotoletta e il risotto alla milanese. Ma ad avere proprio origine ad Inveruno è un dolce costituito da ingredienti molto semplici e salutari: la Piota. Una pasta per il pane con l’aggiunta di uva, fichi, mela, pera e uvetta.

La squadra di calcio della città è l’U.S. Inveruno è nata nel 1945, su iniziativa di giovani militari reduci della guerra che giocano a pallone per riappropriarsi della libertà perduta durante la prigionia. Hanno ideali comuni e storie simili, creano un gruppo forte e unito, vincono il campionato nel dopoguerra e diventano una vera e propria leggenda per la gente di Inveruno. A metà del nuovo millennio l’Inveruno alza al cielo la Coppa Italia Promozione. E’ l’inizio di una scalata che porta alla serie D. Prima di vincere il campionato di Eccellenza con il Varese, Giuliano Melosi è stato allenatore dell’Inveruno. Da due anni lo stadio di Via Lazzaretto è intitolato al vicesindaco Luigino Garavaglia e proprio qui si è giocata il mese scorso l’amichevole con i biancorossi di Ramella, quella del debutto stagionale. E’ finita 1-1, con i gialloblù passati in vantaggio con Bosio nel primo tempo e il Varese in gol con Viscomi nella ripresa.

Simona Romaniello