CECCO: forza Beppe, si ricomincia! Pronto a divertirti?
BEPPE: io sono pronto, l'importante è che lo siano soprattutto quelli che ci dovranno fare divertire.
CECCO: mi pare che a Bari il Varese abbia lasciato una buona impressione, non ti sembra?
BEPPE: sicuramente, ben al di là delle attese che non erano certo positive. Però la palla è rotonda e allora…
CECCO: quando abbiamo conversato, nelle scorse  settimane, non abbiamo nascosto la nostra preoccupazione…
BEPPE: beh, quando continui a perdere… D'altra parte i risultati parlavano da soli: a Bari il Varese veniva da quattro sconfitte di fila e dall'amichevole pareggiata con la Sommese recuperando due gol di svantaggio. Mica si poteva ipotizzare che il Varese sarebbe andato a Bari a banchettare… Anche perché ho letto che la squadra di Torrente aveva vinto dieci partite su dieci nel precampionato, otto amichevoli e due turni di Coppa Italia.
CECCO: ma che cosa può essere cambiato nel giro di così pochi giorni?
BEPPE: Carbone ha letteralmente “inventato” una formazione nuova di zecca, con Pucino titolare che titolare non era mai stato mi pare in nessuna partita del precampionato, e ha “lasciato giù” qualcuno che pareva titolare fisso. 
CECCO: però dobbiamo partire dal presupposto che nessuno se lo taglia per fare un dispetto alla moglie… 
BEPPE: infatti: se Carbone ha preso una decisione impensabile alla vigilia avrà avuto i suoi buoni motivi.
CECCO: fai della dietrologia o è una semplice considerazione?
BEPPE: ma quale dietrologia… E' vero, Carbone, che già mancava di uno come Terlizzi che non dovrebbe essere l'ultimo arrivato, e nemmeno il penultimo, ha lasciato in panchina difensori come Cacciatore e Troest che erano indicati come titolari fissi. Ma non credo neppure a un “messaggio”: troppo presto già alla prima partita. Anche se inevitabilmente una scelta del genere diventa anche un messaggio chiaro e forte. Da interpretare.
CECCO: in che senso?
BEPPE: una decisione del genere, estromettere dei presunti titolari, può essere letta in due sensi. Il primo: in questa squadra nessuno è titolare in partenza. Il secondo: in questa squadra non ci sono 11 titolari ma ce ne sono 15, magari 18 o forse anche 22.
CECCO: non è in fondo la stessa cosa?
BEPPE: in un certo senso sì, ma nel primo messaggio io leggo una negatività, mentre il secondo  mi pare un messaggio solo positivo, che tende ad allargare il gruppo dei titolari e a stimolare la competitività tra i ragazzi. Poi dipende non solo da come l'allenatore lo vuole lanciare ma anche da come le teste dei singoli giocatori recepiscono questo messaggio.
CECCO: però non mi hai risposto: che cosa è cambiato nel giro di pochissimi giorni?
BEPPE: mah, io non ho visto tutte le partite del precampionato ma in quelle alle quali ho assistito non  ho mai rivisto il carattere del Varese degli anni scorsi. A Bari invece, per la prima volta, qualcosa del genere l'ho finalmente notata e, come s'è visto, è stato un bel segnale. L'aveva sottolineato anche Carbone prima dell'esordio in campionato a Bari ma noi lo avevamo già detto in precedenza e lo avevano scritto anche i giornalisti soloni: o la squadra gioca con l'ardore agonistico che era stato il suo marchio di fabbrica nell'era di Sannino o saranno dolori. Elementare, Watson! 
CECCO: e infatti sono stati dolori sin quando questa caratterialità non è di nuovo emersa.
BEPPE: ho un timore…
CECCO: ahia…
BEPPE: che si enfatizzi un po' troppo la partita di Bari e con il Crotone si vada in campo meno “arrabbiati” e meno decisi. Sarebbe un errore imperdonabile pensare che tutto sia risolto e che la strada sia già in discesa…
CECCO: io invece sono meno pessimista e sono dunque convinto che i giocatori abbiano perfettamente compreso qual è la via da seguire. Senti, Beppe, ma la punta?
BEPPE: questione forse di minuti ma in questo momento, mentre conversiamo amabilmente in questa bella giornata di sole con leggera brezza, non ci sono ancora segnali. 
CECCO: mi ha sorpreso Milanese che dice: “Siamo disposti a spendere molto per la punta perché i buoni attaccanti costano”…
BEPPE: non lo sapevo… Beh, meno male che hanno preso coscienza. Spero prendano una punta “maneggevole”, cioè uno che sappia fare la prima ma anche la seconda punta, altrimenti si rischia di buttare via Momentè quando sarà finalmente pronto. 
CECCO: a meno che non si cominci allora a giocare con un modulo a due punte… 
BEPPE: non potrebbe mai accadere perché Neto Pereira è un punto fisso (quando sta bene) e non credo si potrebbe giocare con Neto e altre due punte.
CECCO: avrei una domanda: ma quando il povero Neto sta bene? Accidenti, ne ha sempre una, quando non sono due o tre…
BEPPE: Neto non è un colosso e in più ne prende un sacco e una sporta ad ogni partita. Anche se qualcuno mi sussurra che lui abbia una soglia del dolore molto bassa e quindi ogni malanno lo condiziona pesantemente.
CECCO: va beh, speriamo di far fuori il Crotone… A quel punto si potrebbe andare a Torino con lo spirito giusto, magari rischiando qualcosa… BEPPE: magari…
CECCO: Beppe, hai già visto la Cimberio?
BEPPE: non ancora, ma questo Hurtt, da come è stato descritto, mi sfagiola. Poi però se si rivelerà un disastro non dirmi che io t'avevo detto che era bravo. Ripeto: da come mi è stato descritto. E i miei “informatori” in questo caso sono i giornali, non l'amico tecnico o il conoscente bene informato. Ha invece un timore: che sia un “veneziano”. Staremo a vedere…
CECCO: domanda difficile: come reagiranno i tifosi al mercato della Cimberio?
BEPPE: dipenderà molto dai risultati del precampionato e anche dall'esordio a Milano contro la ex Armani Jeans o come diavolo si chiama adesso. A mio parere la crisi ridurrà ancora il numero degli abbonati. E anche il Varese calcio non sarà indenne, magari non di molto. Ma lo sai che rischio grosso con le mie previsioni? Tutti parlano, bla bla bla, io invece ciò che dico me lo ritrovo scritto nero su bianco. Gli altri possono inventarsi il classico “che cosa ti avevo detto?” anche dopo avere detto l'esatto contrario di ciò che vogliono far credere, io rischio di essere impiccato e il primo a volermi impiccare saresti tu…
CECCO: esagerato! Sai che ti stimo e ti voglio bene… 
BEPPE: va beh, va beh… Però, anche se mi stimi e mi vuoi bene, abbiamo fatto tardissimo.
CECCO: ho capito: alla prossima?
BEPPE: per forza, alla prossima!

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