Banco di Sardegna Sassari– Federico Pasquini, coach e GM della squadra sarda, ha completato il roster del suo Banco di Sardegna con largo anticipo: la squadra è costituita da giocatori talentuosi e con esperienza, ma c’è qualche dubbio sull’effettiva possibilità di coesione tra questi. Desta perplessità soprattutto l’ingaggio di Darius Johnson-Odom, che già a Cantù aveva dimostrato di essere un giocatore dal talento straordinario ma non sicuramente un play in grado di innescare le tante bocche da fuoco della squadra sarda. Il Banco di Sardegna è dunque la mina vagante del campionato: può ambire alle prime quattro posizioni così come non qualificarsi nemmeno ai playoff.

La stella– Darius Johnson-Odom è il giocatore da cui passano le speranze del Banco di Sardegna per questa stagione. Le sue qualità fisiche e balistiche non sono in discussione: DJO è un giocatore di assoluto valore, capace di vincere partite praticamente da solo. L’ex Marquette pecca però nel playmaking e nella capacità di coinvolgere i compagni: se riuscirà a migliorare sotto questo punto di vista, Sassari sarà una delle prime squadre del campionato.

L’uomo in più– Arrivato a Sassari dopo una carriera spesa tra le migliori squadre europee, Dusko Savanovic rappresenta per coach Pasquini l’elemento d’esperienza sul quale fare affidamento. Il giocatore serbo possiede infatti numerose soluzioni offensive, sia dall’arco che in post basso, e sarà difficilmente marcabile dai pariruolo. Destano qualche dubbio l’età e le condizioni fisiche, ma se è in forma, Savanovic è una stella per il nostro campionato.

Possibile quintetto: Johnson Odom-Lacey-Carter-Savanovic-Olaseni

 

Pallacanestro Cantù– In occasione degli ottant’anni di storia, la Pallacanestro Cantù di patron Gerasimenko si presenta con un roster quasi totalmente rivoluzionato, a partire dal coach, il lituano Rimas Kurtinaitis, la scorsa stagione al Khimki. Le uniche conferme sono JaJuan Johnson, uno dei migliori lunghi dell’ultimo campionato, e Marco Laganà, che ha una grande chance dopo annate tormentate dagli infortuni. Il resto della squadra è formato da giocatori di esperienza, che probabilmente porteranno Cantù tra le prime otto squadre del campionato, magari togliendo qualche ulteriore soddisfazione ai tifosi brianzoli.

La stella– Giunto ormai alla sua terza stagione italiana, JaJuan Johnson è da considerare a tutti gli effetti come uno dei migliori elementi del campionato. Il lungo uscito da Purdue, che si può muovere senza problemi tra le posizioni di 4 e 5, è fenomenale sia come tecnica che come atletismo, riuscendo a giocare senza problemi sia situazioni di pick and roll che ricezioni statiche in post basso. Johnson, che sarà sicuramente la prima opzione offensiva per coach Kurtinaitis, deve dimostrare la leadership necessaria per trascinare Cantù ai primi posti della classifica.

L’uomo in più– Tagliato dall’Olimpia dopo il deludente inizio della scorsa stagione, Gani Lawal arriva a Cantù con la voglia di riprendersi dopo un paio di annate buie. Molti hanno ancora in mente i suoi highlights in maglia Roma, dove, innescato da Jordan Taylor, concludeva spesso e volentieri sopra il ferro. In Brianza Lawal trova in cabina di regia il veterano Zabian Dowdell, che sicuramente farà rendere al meglio il centrone  nigeriano. Se la chimica tra play e pivot è quella giusta, Cantù ha a disposizione una delle migliori coppie di lunghi del campionato.

Possibile quintetto: Dowdell-Pilepic-Darden-Johnson-Lawal

Marco Mastrorilli