Ex-allenatore, ex-giornalista, ex-editore, ex-direttore di testata, ex-responsabile commerciale, ex- dirigente e, probabilmente, ex di qualche altra cosa. Basterebbero tutte queste “ex-cariche” per definire – ma mai al mille per cento -, la personalità poliedrica di Gianmaria Vacirca, da poco entrato nello staff della Pallacanestro Varese con l’incarico di consulente area marketing e nuove idee.
Molteplici i ruoli che, ormai, appartengono al passato. Come vecchi abiti che, più indossati, Gianmaria ha messo in un angolo per vestirne uno adatto a tutte le occasioni: “Quello di appassionato, anzi, innamorato pazzo della pallacanestro che, adesso, prova a vivere il basket in una dimensione diversa da tutte quelle precedenti e vedere il mondo della palla a spicchi da un’altra angolatura”.
Un privilegio, quello di “assaggiare” tante fette di torta che poche persone possono permettersi. Merito dello spirito libero che anima il “nostro”: uomo sempre attento, curioso, voglioso di sperimentare nuovi percorsi e battere strade ogni volta differenti.
Vacirca è, del resto, perfettamente allineato con un’altra grandissima, macerante e lacerante passione della sua vita: Bruce “The Boss” Springsteen, il sublime cantore dell’America sempre in viaggio, costantemente “on the road”, pervicacemente alla ricerca di un cambio di passo. “Cambiare mi piace, fa parte del mio modo di essere e – dice Vacirca -, mai stare fermo troppo a lungo in un posto, in una situazione, in un momento potrebbe essere non solo il mio motto, ma anche il mio modo di vivere. Anche per questo motivo, dopo un lungo periodo durante il quale ci siamo “annusati”, stimandoci reciprocamente, ho accettato l’offerta di Cecco Vescovi. Da anni ne parlavamo e, in qualche modo, ognuno seguendo l’altro pensava a quanto sarebbe stato bello e produttivo lavorare insieme. Ecco, quel momento è arrivato. Per la mia grande felicità e, spero, anche quella di Cecco e di tutte le persone che formano la società. Tutti elementi di grandissimo valore e professionalità che sto imparando a conoscere giorno dopo giorno e ruolo per ruolo”.
Quale sarà il tuo compito?
“La mia è una figura senza margini definiti. Spazia dal marketing, all’organizzazione di eventi, al creare ancora più visibilità e appeal per la Cimberio, alla comunicazione istituzionale e non, allo sviluppo dei contatti e altre cose. Un’attività in costante divenire perchè, credimi, la materia è davvero vastissima e le iniziative che si possono far partire sono numerosissime. Non a caso le più recenti – la foto con la Coppa Campioni e il road show – sono solo le prime del progetto che ho in testa: avvicinare i giovani o i nuovi adepti alla storia della Pallacanestro Varese, club che cattura attenzione e interesse da parte dei baskettari di tutto il mondo. Il recupero di storia e tradizione, del senso di varesinità, dell’orgoglio rappresenteranno punti forti, assolute certezze del mio programma”.
A proposito di varesinità: lassù, in vetta alla classifica, spicca il nome Cimberio Varese. Che ne pensi?
“La squadra è riuscita in poco tempo a farsi amare dalla gente perchè gioca bene a pallacanestro, coinvolge e diverte il pubblico che viene alla partita. I giocatori hanno qualità e, più di tutto, sembra che stiano insieme da tanto tempo e non solo da pochi mesi”.
Traguardo plausibile?
“Uno solo e immediato: vincere il derby contro Cantù. Poi, mai precludersi traguardi: bisogna sempre puntare al massimo…”.

Massimo Turconi