Se è vero che i sacrifici ripagano sempre, allora dobbiamo guardare in faccia Alessio Moretti. Il terzino del Cassano HC, rientrato a maggio dopo l’infortunio (10 ottobre 2015) e conseguente operazione al ginocchio (23 ottobre 2015 a Roma), è stato convocato in nazionale per il raduno che si terrà dal 23 al 26 ottobre a Roma in vista degli EHF EURO di Svezia, Austria e Norvegia 2020, manifestazione che segnerà il passaggio dalle 16 alle 24 compagini partecipanti.
Sembra che il tempo si sia fermato ad un anno fa e nulla sia immutato: Moretti il bomber cassanese su cui tutti puntano, Moretti la giovane promessa della Nazionale italiana. Invece un anno è un anno di sacrifici. Giorno dopo giorno una sfida per tornare alla forma perfetta, come lo scorso anno. E allora sì, Moretti riparte da dove aveva lasciato, dall’anno “incompiuto” e con la consapevolezza che tutti l’hanno aspettato e gli hanno rinnovato la fiducia, il rispetto e la stima.

La notiziona della tua convocazione è arrivata, come ti senti? 
“Sono molto contento della convocazione in nazionale. Era uno degli obiettivi che mi ero dato dopo il rientro dall’infortunio e sono veramente felice di ritrovare compagni e allenatore con la maglia azzurra. È una maglia importante per qualsiasi giocatore ed è un orgoglio ed un privilegio poterla indossare. Mi impegnerò al massimo per dimostrare che è una convocazione meritata. Molti compagni li conosco già e so che mi riaccoglieranno a braccia aperte”.

Hai trascorso un anno molto difficile per recuperare dopo l’operazione al ginocchio. 
“L’anno trascorso é stato duro e lungo. Subito dopo l’operazione ho iniziato a lavorare e a maggio sono tornato. Adesso sono in forma e il lavoro svolto di riabilitazione e recupero sta dando i loro frutti. Devo ringraziare le persone che mi hanno seguito: il dottor Morelli che mi ha operato, i fisioterapisti della società, il fisioterapista Ottavio Tosi che mi ha accompagnato in questo anno, la società stessa con Davide Kolec e tutte le persone che mi sono state vicine”.

A proposito di persone che ti sono state vicine, una tra tutte è il capitano della Femminile e tua fidanzata, Laura Bagnaschi. Come ti ha sostenuto?
“Lei ha sempre un ruolo importante. Mi é stata molto vicina dal giorno dell’infortunio fino al giorno in cui sono tornato in campo. Nei momenti più difficili era presente a  spronarmi e motivarmi per una pronta e veloce guarigione. É speciale!”.

alessio moretti pallamano cassano hc by Linda Cravagna 2I sacrifici ripagano sempre? 
“I sacrifici ripagano sempre sì. Nel mio caso vedremo in questa stagione se quello che di buono ho fatto per un anno lontano dal campo mi sarà servito, l’importante é non smettere mai di sacrificarsi per quello che si vuole raggiungere”.

Lo scorso anno, prima dell’infortunio, tutti puntavano su di te, sia il Cassano sia la Nazionale. Poi lo stop. Oggi ti ritrovi nella medesima situazione. Cos’è cambiato in te in questo anno di lavoro fuori dal campo?
“Mi sento cambiato nella conoscenza del mio corpo. Sono più attento alla fase di riscaldamento e più consapevole che é necessario un attento lavoro in palestra oltre al quotidiano allenamento con la squadra”.

Sei un ragazzo, un giocatore che riesce a guadagnarsi fiducia. Quali sono secondo te le qualità giuste da avere per ottenerla?
“Per ottenere fiducia serve innanzitutto sacrifico e tanta voglia di fare e di mettersi in gioco. É in allenamento che la si guadagna piano piano. Giorno dopo giorno allenandosi al proprio limite è provando a migliorarsi.  I risultati poi arrivano da soli”.

Cosa ti aspetti da questo raduno? 
“Il raduno che stiamo per svolgere ci servirà in preparazione alle due importanti partite di qualificazione che disputeremo i primi di novembre contro la Georgia.  Ci ritroviamo dopo mesi e abbiamo voglia di dimostrare a tutti i tifosi italiani che siamo un bel gruppo e che abbiamo fame di vittoria”.

Federica Scutellà
(foto Linda Cravagna)