Il Varese è atteso domenica allo stadio comunale di Caronno Pertusella per una “prima” assoluta: nella loro lunga storia, infatti, i biancorossi non hanno mai incontrato in una partita di campionato la squadra della cittadina che, pur facendo parte della nostra provincia, è integrata nella città metropolitana milanese.  Se non si sono mai incrociate in campionato, le due compagini sono però reduci dalla partita di Coppa Italia che ha visto i rossoblù caronnesi espugnare il “Franco Ossola” ai calci di rigore. Mercoledì 28 settembre scorso, i due allenatori, Ramella e Gaburro, mandarono in campo due formazioni rimaneggiate che diedero vita a un incontro scialbo, conclusosi a rete inviolate. Nella “lotteria” dei rigori il Varese fu condannato alla sconfitta e all’eliminazione in Coppa dagli errori dal dischetto di capitan Luoni e del bomber Scapini.

INCROCI DEL DESTINO – Domenica sarà tutta un’altra storia perché è presumibile che Baiano e Gaburro schiereranno quella che ritengono la miglior formazione disponibile, per comporre la quale il mister caronnese può contare su tre “bocche da fuoco” di alta qualità, il giovane Luca Guidetti (1992) e gli esperti Denis Mair e Federico Corno, capitano della squadra in cui milita da ben nove stagioni, che nel campionato 2015/16, schierato per 37 volte, ha messo a segno ben ventitré reti. Denis Mair è una vecchia conoscenza dei meno giovani tifosi biancorossi che ne apprezzarono le doti nelle sole due stagioni in cui lui, altoatesino, giocò nel Sudtirol. Mair in particolare segnò una doppietta nella partita vinta per 2 a 1 dagli altoatesini sul proprio campo il  16 settembre del 2007. L’attaccante di Bressanone mise a segno la rete del successo al 93’ dopo che Paolo Grossi, al 37’ del secondo tempo,  aveva risposto alla sua prima segnatura in avvio di partita. I biancorossi allenati da Roberto Lorenzini, che finirono la gara in otto per l’espulsione di tre giocatori, Shakpoke, Corral e l’attuale capitano Francesco Luoni,  fecero ricorso per un presunto errore tecnico dell’arbitro Peretti di Verona ma il risultato fu omologato dal giudice sportivo. Un altro esperto e prolifico attaccante, possibile ex perché cresciuto nelle giovanili del Varese, Simone Moretti, è passato al termine della scorsa stagione alla Bustese mentre un altro varesino, Jacques De Spa, aitante difensore centrale del 1990, è stato ceduto, sempre nel corso del mercato estivo, dalla Caronnese alla compagine bergamasca del Ciserano.

UN PO’ DI STORIA – La Caronnese nacque nel 1932 e prima del secondo conflitto mondiale giocò in Prima Divisione. Nel dopoguerra ha disputato prevalentemente i campionati regionali di Promozione e di Eccellenza fino al 2009, quando la fusione con il Turate nella nuova società InsubriaCaronnese-Turate le permise per la prima volta di giocare nel campionato di serie D, una categoria che ha conservato anche dopo il repentino divorzio dalla società comasca. E a proposito di Turate, ricordiamo che il Varese  lo incontrò nel campionato di Eccellenza 2004/05: il 7 novembre del 2004, i biancorossi pareggiarono 1 a 1 in trasferta, quando alla rete del comasco Fava rispose  SanelSehic; un gol di Eros Pisano bastò per la vittoria del Varese sul Turate nella partita di ritorno disputata a Masnago il 13 marzo del 2005.

IL PASSATO RECENTE – Al termine della scorsa stagione, conclusa al secondo posto nel girone A della serie D,  la Caronnese aveva acquisito un doppiodiritto di partecipare al campionato di Lega Pro, sia come vincitrice dei play-off sia in virtù della promozione diretta, maturata dopo la rinuncia del Bellinzago, primo classificato, successiva al fallito tentativo di fusione con il Varese. L’entità dell’onere finanziario che avrebbe dovuto sostenere, soprattutto per la messa a norma del campo (essendo del resto inagibile il vicino stadio di Saronno) ha indotto la dirigenza della società a rinunciare a una promozione che sarebbe stata storica. I rossoblù, che ci avevano abituato nelle ultime stagioni a un girone d’andata di vertice compromesso da una flessione nel girone di ritorno, stavolta sono partiti “a fari spenti” per accelerare nelle ultime gare ed è probabile che, in un campionato equilibrato come quello del girone A della serie D, riescano a recitare anche in questa stagione un ruolo da protagonisti.

f.b.