Dopo tanto calcio giocato a livello professionistico e una battaglia vinta fuori dal campo, quella contro un linfoma, Maurizio Brancaccio ora si gode il campionato di Serie D. L’ex portiere del Varese ha fatto visita ai biancorossi da avversario (in foto) con l’OltrepoVoghera dove allena i portieri. Oggi, tra l’altro, la sua squadra è impegnata in Coppa Italia contro il Chieri. La sua carriera è iniziata con la maglia del Casale, formazione che sarà proprio la prossima avversaria del Varese (domenica alle 14.30 al “Franco Ossola”).

Brancaccio ci racconta le sue due esperienze definendole “enormemente diverse. A Casale ero un ragazzino; venivo dal Torino e ho esordito a 17 anni in prima squadra in Serie C2. Lì sono cresciuto molto, sono rimasto per 5 stagioni e mi sono anche sistemato a livello famigliare: ho conosciuto mia moglie e abbiamo avuto due figlie, tutt’ora vivo lì. Gli anni di Varese sono sicuramente stati diversi; sono arrivato che ero più maturo, venivo da un’esperienza in B e dalla C1 con la Spal. Da subito ho avvertito intorno a me un’altra considerazione”.

Quali i momenti più belli legati alle due realtà? “Ricordo l’esordio di Casale tra i professionisti. In quella stagione ho fatto 13/14 presenze che non erano poche per un ragazzo di 17 anni. Di Varese ne ho tanti belli, ma la cosa che mi è rimasta di più è stato il legame con la città e la tifoseria. Tornarci qualche giorno fa è stata un’emozione grossa. Ho avuto la sensazione di aver lasciato qualcosa, visto che tutti si ricordavano di me”. Brancaccio ha giocato a Varese per cinque stagioni dal 1995 al 2000: nel 1997-98 ha vinto il campionato di C2 portando la squadra in C1. Con Capozucca come ds e Beretta in panchina ha giocato anche la famosa semifinale playoff di Cittadella nella sua ultima stagione in biancorosso.

Varese e Casale, “due piazze storiche che si somigliano – aggiunge -. Hanno un grande seguito, ma credo che a Varese, a differenza dei piemontesi, possano fare categorie più importanti. E’ comunque bello vedersi affrontare due squadre che hanno tanto pubblico in questo campionato”.
Qual è la sua idea sulla D? “Ho già incontrato il Varese e penso che abbia giocatori importanti, sicuramente lotterà sino alla fine per vincere. Ci vuole pazienza, non può pensare di vincere in automatico solo per il nome e con setto o otto giornate d’anticipo come l’anno scorso. Il campionato è difficile e ci sono diverse squadre attrezzate e importanti. Il Casale è la sorpresa di questo momento – aggiunge -, non li abbiamo ancora incontrati, li affronteremo più avanti. Anche loro arrivano dall’Eccellenza e hanno allestito una squadra normale per disputare un campionato tranquillo; è un grande gruppo che corre e si aiuta e tutto questo è la base per far bene a questi livelli. Sopperisce ad alcune mancanze con fame e agonismo”.

Infine uno sguardo in casa sua: “L’Oltrepo viene da due sconfitte; ultimamente ci gira un po’ male e abbiamo tre giocatori importanti con dei problemi fisici; però andiamo avanti sapendo che nell’arco di una stagione ci sono momenti più difficili di altri”.

Elisa Cascioli