Una volta si chiamavano chiacchiere da sottoscala. Nel caso di Lodi il senso è letterale perché il post partita è servito umidiccio sotto le volte della “Dossenina”. Circostanza che obbliga Bonazzi alla versione incappucciata: “Una partita importante a livello morale. Abbiamo fatto bene nell’ultima parte del primo tempo. Peccato non averla chiusa subito. È la nota dolente della giornata”. L’unica verrebbe da aggiungere, per una squadra che non prende gol da 343′: “L’altra faccia della medaglia è che abbiamo segnato solo 15 reti. Dobbiamo concretizzare di più”. Una considerazione sulle condizioni del terreno di gioco “Campo brutto? Per tutti e due. Non faccio come Mazzarri…”, un’altra sui presunti risultati favorevoli dagli altri campi “L’ideale sarebbero i pareggi”, per finire con una tiratina d’orecchi a Bortoluz “Ha avuto un problema alla tibia. Ma oggi non mi è piaciuto. Troppo superficiale. E in certi momenti deve imparare a stare zitto. Ha appena cominciato con il calcio vero”. Della serie, dopo la convocazione nella rappresentativa, meglio tenere i piedi saldi a terra.

Pericolo che non corre certo Matteo Arrigoni, autore di un’altra prova di sostanza: “Oggi serviva carattere. È quello che ci aveva chiesto il mister. Il risultato probabilmente è anche stretto. Ci siamo solo abbassati un po’ troppo nel finale”. Beneficiato dal cambio di modulo? “E’ tutta la squadra ad essere migliorata. Abbiamo preso fiducia”. Giusto guardare la classifica? “Dobbiamo guardare noi stessi”. In effetti, al momento, non fa una grinza.

Dall’altra parte Dossena non fa drammi. O quasi: “Siamo stati bravi a tenerla aperta fino alla fine. Quella punizione allo scadere secondo me era rigore. Il fallo è cominciato all’interno. La Pro Patria? Ha qualità importanti. La migliore squadra vista finora”. E l’espressione non è quella di chi sta facendo un’affermazione di cortesia.

Giovanni Castiglioni

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