La magia del gioco, la qualità dell’attività motoria, il valore dell’educazione. L’ A.S.Varese 1910 non è mai stata solo una squadra di calcio. Dalla fondazione, solo otto anni fa, ricordiamocelo, il Varese ha sempre fatto la differenza considerando anche i piccoli dettagli come parte fondante. Siamo sempre stati anni luce distanti dalle pecore stereotipate che calciano un pallone. Noi il pallone l’abbiamo sempre cullato e coccolato, mai preso a calci ma accarezzato, dall’ultimo dei bimbi al fuoriclasse della prima squadra. Siamo sempre stati diversi. Perché la diversità è un valore. Anche nel sostenere la squadra. Torniamo a essere ciò che eravamo, un forziere costruito con sapienza, una brigata allegra di amici-amanti dei colori biancorossi che conoscono il valore del Calcio, dall’età prescolare alla Serie B. Non è da tutti tifare per il Varese. Non ci sono figli e figliastri. Chi tifa biancorosso sostiene non solo Neto&company, ma anche i cuccioli in maglia bonsai. E loro ci guardano, sempre. I bambini. La linfa vitale, il carburante del sogno, la pietra su cui si fonda la Cattedrale biancorossa. La Scuola Calcio è un contenitore di emozioni e sensazioni positive, per tutti, bambine e bambini, perché i confini esistono solo nelle menti distorte degli addestratori, cultori della vittoria ad ogni costo. La vita insegna ben altro. Il Progetto Bimbo dell’A.S.Varese 1910 è scuola di vita. Il gioco come magia, sorriso, divertimento. Il Calcio come strumento educativo lontano anni luce dalle esasperazioni agonistiche di manovali dell’attività motoria che uccidono le aspettative dei piccoli atleti. E la scommessa di coinvolgere i bimbi della Scuola Materna. Piccoli, certo. Troppo piccoli per coloro che vogliono Campionati ad ogni costo. Ma esempio di gioia dello sport per chi, come lo staff dell’A.S.Varese 1910, crede che il recupero della cultura sportiva debba partire da Peter Pan e dall’Isola Che Non C’è. Il campo in erba sintetica dello stadio Franco Ossola di Varese ed il linoleum della palestra della Vidoletti si trasformano nel galeone di Capitan Red, nave educativa con mini equipaggio, pronto a salpare verso luoghi incantati di gioco, movimento, educazione. Osserviamo i bimbi quando giocano. Felicità, immaginazione, inventiva. Nel gioco realtà e fantasia si confondono influenzandosi. Il bambino impara a conoscere il proprio corpo in funzione dello spazio, del tempo, degli altri e delle regole. Nel gioco il bimbo non finge, non assume atteggiamenti falsi o viziati, ma si esprime nella sua realtà concreta, sviluppa la forma più elementare di intelligenza. L’esperienza motoria è educazione, se ben guidata è la base dell’apprendimento. La palla è il sussidio didattico più stimolante. Coordinazione, lateralità, agilità, destrezza. E poi i giochi di imitazione, di ruolo, di regole. Il campo dell’A.S.Varese 1910 diventerà la casa dei bimbi, familiare come il cortile di casa o la colorata aula dell’asilo. L’educatore non sarà allenatore, sarà amico, maestro, fratello maggiore. Il verde del prato, l’azzurro del cielo, il sorriso dei bambini. L’A. S. Varese 1910 fu fondato con un obiettivo ben preciso. Riscoprire l’amore per la città, rinsaldarne il legame, dipingere di biancorosso la passione sportiva. Chi meglio dei bambini, del loro sguardo vivace, intenso, incantato. Il Progetto Bimbo è un piccolo cuore biancorosso, cullato da tutta la città.

Marco Caccianiga