Anthi Vasilantonaki è la prima giocatrice greca della UYBA. Arrivata in estate da Conegliano, dove l’anno scorso ha conquistato lo scudetto, la schiacciatrice ventenne è subito entrata nel cuore dei tifosi biancorossi per le sue ottime prestazioni in campo e per la sua disponibilità e dolcezza.

vasilantonaki 3 by baldoinCiao Anthi, innanzitutto come stai?
“Sono in ripresa, sto facendo terapia e pesi. Ho una gran voglia di rientrare al più presto”.

Quale è la prognosi esatta del tuo infortunio?
“È una frattura al quinto metatarso del piede e ci vuole un po’ di tempo. Secondo me ne avrò ancora per almeno tre settimane”.

Come hai vissuto l’arrivo a Busto e com’è stato integrarsi in squadra?
“È andato  tutto  molto bene. Sono stata una delle ultime ad arrivare per via degli impegni in nazionale, ma fin da subito mi sono trovata benissimo. Il palazzetto ed i tifosi mi piacciono tanto. Tuto belisimo – dice testualmente con un gran sorriso -”.

Cosa pensi della posizione in classifica della UYBA?
“Per qualche giorno siamo state anche in testa alla classifica ed è stata una cosa bellissima. Abbiamo vinto contro Bergamo, Casalmaggiore e Scandicci nelle ultime tre partite e questo è sintomo che stiamo lavorando bene e siamo competitive. Questo però non deve distrarci perché la strada è ancora lunga. Vedo anche molto margine di miglioramento e dobbiamo restare unite e continuare in questa direzione. In allenamento, poi, siamo sempre più consapevoli di cosa il coach ci chiede e riusciamo a riproporlo in gara”.

Questo è il tuo terzo anno in Italia. Qual è il ricordo più bello delle due stagioni a Conegliano? “Ovviamente lo scorso anno quando abbiamo vinto il campionato, è stato davvero incredibile. È stata la prima volta nella mia carriera in cui ho conquistato un campionato nazionale ed è un sogno che ho realizzato. Sarebbe bello replicare quest’anno”.

Ora che sei costretta all’immobilità, cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Sto cercando dei corsi di italiano perché vorrei prendere un diploma. Nel frattempo, faccio pratica guardando “Game of Thrones” e vari film nella vostra lingua”.

In rete circolano foto molto belle di te. Non hai mai pensato di fare la modella invece che la giocatrice di pallavolo?
“Ahah, quando ero piccola volevo essere un “Angelo” di Victoria’s Secret ma ora sono un’atleta e mi piace ciò che faccio. Se la Yamamay me lo chiedesse, potrei fare da modella per un’esperienza divertente, ma ora sono concentrata solo ad esser una giocatrice di volley”.

vasilantonaki 2 by baldoinHo letto che il tuo mito sportivo è Lebron James. Non hai mai pensato di giocare a basket invece che a pallavolo: l’altezza ce l’hai.
“Sì, adoro Lebron! Per quanto riguarda il basket, mio padre, che era un giocatore di pallacanestro per l’appunto, mi ha sempre sconsigliato questa carriera in quanto per lui questo era uno sport solamente per uomini. Così ho cominciato con la pallavolo, anche se quando ero piccola facevo ginnastica ritmica”.

Quali grandi differenze trovi tra il campionato italiano e quello greco?
“Secondo me il campionato di A2 italiano è un livello superiore di quello della corrispondente A1 greca. Non ci sono molti soldi e quindi la pallavolo in Grecia è ad un livello molto inferiore rispetto a quella italiana”.

La Grecia è nota per il tifo passionale: anche nella pallavolo è così?
“Dipende da squadra a squadra: per le polisportive come Olympiakos e Panathinaikos la tifoseria è unica e dunque gli stessi supporter che seguono basket e calcio vanno anche alle partite di volley. Però devo dire che in Grecia c’è un tifo diverso e secondo me peggiore rispetto a quello che vedo nei palazzetti in Italia”.

Quest’anno la UYBA partecipa alla Coppa CEV. Che stimoli in più ti dà giocare in Europa?
“In ambito continentale le partite sono un po’ più difficili in quanto affronti formazioni che praticano un volley differente dal tuo. Inoltre, ci si può permettere di sbagliare molto meno per proseguire nella competizione e non fermarsi al primo turno. La concentrazione deve essere più elevata, ma la cosa non mi spaventa, anzi mi stimola moltissimo”.

Hai deciso di dedicarti al volley principalmente perché:
? Dopo una settimana di pratica avevi già superato il livello di tuo padre e non volevi metterlo in imbarazzo
? Hai capito che era più facile schiacciare giocando a volley che a basket
? Era più facile ricevere il molten/mikasa piuttosto che un invito ad uscire
“La prima!”.

vasilantonaki 1 by baldoinQuando entri in campo ti senti più spartana o ateniese?
“Adesso, che siamo agli inizi, mi sento più ateniese ma quando ci sono delle partite stimolanti sono più spartana”.

A Conegliano eri la più “dotata” della squadra. Come hai reagito quando ti sei resa conto che, qui a Busto, Cialfi è più “dotata” di te?
“Ahahah nulla, scherziamo e basta su questa cosa”.

Se fossi devota ad una divinità greca, quale sarebbe (Bacco escluso ovviamente)?
“La mia preferita è Atena, dea della guerra e della sapienza, nata direttamente dalla testa del padre Zeus”.

Preferisci le olive greche o italiane?
“Ahah, quelle greche”.

Gyros o pizza?
“Questa è difficile! Posso dire che quando sono in Grecia mi manca la pizza e quando sono in Italia mi manca il gyros”.

Il luogo o l’isola del tuo paese che più ti piace?
“Creta”.

Ti manca molto il tuo Paese o ci torni spesso?
“La scorsa estate ho trascorso molto tempo con la mia famiglia e i miei amici e dunque per ora sento poco la nostalgia”.

Qual è la tua vacanza ideale?
“Mi piace molto viaggiare e scoprire posti e persone nuove. La prossima estate vorrei andare in Perù”.

Michela Guarino e Manuel Prearo
(foto di Ilaria Baldoin)