Dopo l’esterno Giacomo Innocenti, che si è presentato stamattina, nel pomeriggio è stato il turno di Simone Moretti, neo attaccante del Varese che da oggi indossa i colori biancorossi. Il classe 1983 ex Bustese, Varesina e Caronnese, cresciuto nel Settore Giovanile del Varese, è il secondo acquisto di questa finestra invernale di mercato.  Oggi si è aggregato alla squadra svolgendo il primo allenamento agli ordini di Baiano. Come Innocenti, anche lui è a disposizione per la sfida di domenica e, caso del destino, incrocerà proprio la Varesina, compagine della quale ha fatto parte la scorsa stagione.
Cosa significa per te indossare questa maglia?
“E’ più di un sogno. Per me è il massimo, non potevo chiedere di più, non posso desiderare di meglio. Ho  una motivazione che non ho mai avuto in tutta la mia carriera. Sono consapevole del ruolo che mi spetta; essere profeta in patria non è mai facile, ma ci voglio provare e non lesinerò neanche una goccia di sudore”.
Come è andata la trattativa? C’è stato un braccio di ferro con la Bustese?
“Assolutamente no. Io ho avuto zero esitazioni, come c’è stata la possibilità sono arrivato di corsa. Dopo la chiamata del Varese, lunedì ho comunicato la mia scelta alla Bustese: non era un posso, era un vado. Ringrazio il presidente Piatti. Ho sempre avuto la speranza di giocare per la squadra della mia città, sarei arrivato anche lo scorso anno in Eccellenza. Adesso non mi sembra vero”.
Come hai lavorato con Ganz (mister della Bustese), anche lui passato da Varese come tecnico della Primavera?
“Molto bene nonostante i risultati non siano arrivati, ma nel calcio si sa che entrano in gioco tante variabili. Uno dei primi a capire al cento per cento la mia scelta è stato proprio lui”.
Dopo il primo allenamento che impressioni hai avuto?
“Sicuramente positive. Arrivo in punta di piedi in un gruppo già rodato e arrivo umilmente e con grande motivazione. Ho trovato uno staff e un gruppo che lavora sodo”.
Conosci molto bene la Serie D…
“Un campionato molto complicato. Le 4 o 5 squadre che sono là davanti lotteranno sino alla fine. A livello di rosa non vedo nessuno superiore al Varese”.
Che attaccante è Moretti?
“Una prima punta che ama giocare per la squadra; ho un grosso spirito di sacrificio, corro dietro agli avversari”.
Cresciuto nel Varese, che ricordi hai?
“Sono stati qui 15 anni anni dagli esordienti sino alla prima squadra di Beretta in C1. Quello più bello è sicuramente l’emozione provata in ritiro in prima squadra. Me lo ricordo ancora, sono cose che non si dimenticano”.
Domenica esordio proprio contro la tua ex squadra, la Varesina…
“L’ho già incontrata con la Bustese. E’ una partita molto sentita, ma sinceramente mi dà  più adrenalina rimettere questa maglia dopo 15 anni. Quello di Venegono è un campo ostico dove storicamente è difficile portare via punti anche se quest’anno la squadra ne sta facendo più in trasferta. Fa del carattere la sua forza principale. Andiamo per fare tre punti”.

 

Elisa Cascioli