Vatti a fidare del clima natalizio. In barba a tutte le convenzioni del periodo, Sandro Turotti mastica amaro. Dopo 8 vittorie, non c’è proprio modo di mandar giù la sconfitta con il Darfo. “Preferisco fare gli auguri a tutti e tenermi l’incazzatura per me. Se vogliamo crescere, dobbiamo fare qualcosa in più di oggi. Potevamo anche pareggiare e potremmo avere mille scusanti ma il punto non è quello. Spesso si è parlato del modulo. Il problema è come si affrontano le partite”.

Su espulsione e posizionamento di Bonazzi durante la gara (era sul pullman con Bertoncelli a fare da tramite), meglio soprassedere.
L’esordiente tecnico Scandroglio si limita ad una sintesi. Peraltro illuminante: “Quando mangi, mangi, mangi, poi magari manca l’appetito”. Emozioni per la prima? “Sarebbe stato meglio fare un altro risultato. Ma è un’esperienza che serve a crescere”.
Intanto ieri, la sua Juniores è stata fermata dalla nebbia a Lodi quando era sopra 4-1 al 10′ della ripresa.

Stessa lunghezza d’onda di Turotti anche per Riccardo Colombo: “Noi non siamo quelli di oggi. Di solito creiamo 6/7 occasioni da gol. Oggi ci siamo adeguati al loro gioco. Se vogliamo fare il salto di qualità, dobbiamo fare di più. Spero questa sconfitta serva”. Certo lo stop non serve alla classifica: “Abbiamo bisogno un po’ di riposo. Io in particolare. Quanto alla classifica, sappiamo che dobbiamo vincerle tutte”. Destino amaro. Ma inevitabile.

Giovanni Castiglioni

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