Mettere benzina nelle gambe, riscaldare il motore in vista della seconda parte e arrivare senza il respiro affannato allo sprint finale. Il Varese approfitta della sosta invernale per carburare. Per il tecnico Francesco Baiano è tempo di bilanci, di riflessione e di programmazione.

02 baiano panchinaSubentrato dopo sei giornate giornata, cosa si aspettava e su quali aspetti ha lavorato?
«Mi aspettavo una squadra che potesse fare quello che poi è riuscita a compiere, ovvero a lottare insieme alle altre e chiudere nei primi posti. Secondo i miei canoni il Varese aveva bisogno di alzare l’aggressività, e abbiamo lavorato molto su quello, oltre che sui singoli reparti, specialmente a centrocampo. Sono arrivato con l’idea del 4-3-3 che ho applicato alla prima partita, ma poi ho capito che la formazione era più equilibrata col 4-4-2, che il centravanti aveva bisogno di qualcuno vicino per non essere lasciato da solo».

Quale prestazione l’ha maggiormente convinta?
«Anche se abbiamo perso, dico quella contro la Caronnese. Dal loro campo sono uscito contento nonostante il 2-1 subito perché ho visto che il Varese aveva delle qualità. Da lì mi è stato chiaro che c’era la possibilità concreta di compiere un buon lavoro».

Quale invece la partita del rimpianto?
«Il pareggio contro la Pro Sesto perché meritavamo di vincere e non ci siamo riusciti. Contro la Bustese abbiamo avuto il pallino del gioco, ma concluso poco, e il pari in quel caso ci stava, anche perché avremmo anche potuto perdere col tiro della domenica che è finito sull’incrocio. Ho storto il naso domenica scorsa col Verbania perché di quella sfida c’è di buono solo il risultato, i ragazzi lo sanno. Una partita brutta direi, ma contavano i tre punti».

Quanto hanno concretamente pesato i numerosi infortuni?
presentazione mister baiano 13«Durante una stagione vanno sempre messi in conto e non vanno sfruttati come scusanti, però c’è da dire che quando non hai gli uomini diventa difficile preparare la partita. Anche perché io in settimana faccio lavorare la squadra che ho in mente contro il modulo degli avversari. Non è stato semplice specialmente quando sono venuti a mancare due giocatori dello stesso ruolo a centrocampo e dispiace che sia capitato proprio contro il Chieri. Abbiamo cercato di fare di necessità virtù. Qui la forza è il gruppo, non abbiamo il singolo che ci può risolvere i problemi».

Il 2017 riparte domenica in casa col Cuneo…
«Ci aspetta un big match contro una squadra che ha un ottimo organico e la ritroveremo a lottare sino alla fine. A livello di rosa metto il Cuneo sullo stesso piano delle prime tre».

Elisa Cascioli