Alle 16.30 coach Caja è stato presentato alla stampa nella sala conferenze del PALA2A. Per l’allenatore pavese si tratta della seconda esperienza da allenatore di Varese, dopo che aveva guidato la squadra nel finale della stagione 2014/2015. Attilio Caja sostituisce Paolo Moretti ed eredita una situazione da quattro vittorie nelle prime dodici gare di campionato e da due vittorie nelle dieci gare di coppa disputate fino ad ora. È dalle sensazioni del ritorno a Varese che parte il coach:

“Ringrazio la società e Claudio per questa chiamata. Sono orgoglioso perché, come dissi già la volta scorsa, allenare a Varese è un onore e un piacere. Sono molto entusiasta e carico e cercherò di trasmettere questa mia energia positiva a tutta la squadra. Ho parlato col gruppo stamattina, i ragazzi hanno delle qualità che negli hanno dimostrato sul campo. Bisogna lavorare ancora di più perché escano fuori. Dobbiamo uscire il prima possibile da questa situazione perché la società merita di più. C’è un pubblico importante e un grande seguito, l’interesse che c’è attorno a Varese non può essere disatteso”.

“Bisogna avere il desiderio e la fame per invertire la rotta. Il campionato – ha proseguito il nuovo coach – è difficile ed equilibrato. Nessuna partita è impossibile, dobbiamo mettercelo in testa. Io sono convinto che nell’arco di un po’ di tempo di lavoro riusciremo a fare qualche passo avanti e a migliorare. I giocatori dovranno cercare al loro interno le forze necessarie. Obiettivi? Far bene il prima possibile. C’è tempo per risalire sia in campionato sia in coppa. L’importante è iniziare a vincere subito”.

Il coach ha poi continuando illustrando i metodi di intervento che intende adottare: “Abbiamo quattro partite in dieci giorni e si fa fatica a mettere situazioni nuove, però qualche piccola aggiunta si può dare. Ho rispetto del lavoro precedente che è stato fatto, ragion per cui non mi appresto a iniziare questo lavoro come un professore che deve correggere un tema e lo strappa e lo butta via. Il compito maggiore però è lavorare su spirito, motivazione ed energia. Ridurrò il numero dei giochi: talvolta avere meno schemi può portare a una maggiore precisione nell’eseguirli”.

Ma quali impressioni ha avuto Caja vedendo giocare questa squadra in questa prima metà di stagione? “Da fuori è difficile valutare, bisogna toccare con mano per capire le situazioni. Per questo – ha risposto il coach – non me la sento di dare un giudizio sul perché certe cose fino ad ora non abbiano funzionato. I veri difetti li scopri nel lavoro quotidiano. L’importante è avere una svolta mentale e, una volta in campo, pareggiare l’energia e l’aggressività del tuo avversario. Ho già allenato alcuni di questi giocatori, so cosa possono dare”.

Impossibile non vedere in quest’ultima frase un riferimento a Maynor ed Eyenga: “Mi aspetto molto da loro, così come da Kangur. Per risolvere il rebus hai bisogno di alcuni paletti e loro possono avere questo ruolo. Eyenga in certe situazioni del campo può essere un giocatore molto importante, così come Maynor se riesce a giocare in un certo modo. Le responsabilità, però, non gravano tutte su di loro: quando si è in difficoltà è fondamentale il contributo di tutti. Ognuno deve dare qualcosa, non è retorica”.

Caja torna a Varese dopo che, al termine della stagione 2014/2015, non fu confermato nonostante buona parte del pubblico fosse a suo favore. Eppure, lo afferma lui stesso, non nutre rancori: “Se mi sento di aver meritato questa chiamata per come era finita l’altra volta? Non è che in Italia la meritocrazia sia un aspetto diffuso e questo è un ragionamento che va al di là del basket. Ho visto talmente tante situazioni che posso reputarmi semplicemente felice di questa opportunità, senza risentimenti. Guardo solo avanti”.

E tutta Varese spera di poter guardare avanti con lui per risistemare una stagione che era partita con un entusiasmo subito smorzato dal numero impressionante di sconfitte. La Openjobmetis ha bisogno di una svolta e si augura che Caja sia l’uomo giusto per imprimerla. L’appuntamento per la prima del nuovo coach è fissato per il 27 dicembre, quando i biancorossi ospiteranno Venezia.

Filippo Antonelli