Se non proprio due gocce d’acqua, Pro Patria e Virtus Bergamo hanno portato avanti in questa stagione un curioso parallelismo. Nei numeri, nel sistema di gioco e anche nel profilo di alcuni protagonisti. Così, la supersfida di domenica (ore 14.30, stadio “Speroni”),  rappresenta un autentico spareggio sulla strada della rincorsa alla capolista Monza.

Abbiamo fatto 13. Solo alla 4^, 6^, 16^ e 17^ giornata, biancoblu e bianconeri non hanno conseguito lo stesso risultato. Ciò significa che nelle altre 13 giornate le due formazioni sono andate a braccetto. Addirittura alla 7^ (0-2 con Ciliverghe e Pergolettese), 12^ (0-1 con Fanfulla e Monza) e 14^ (1-2 con Levico e Pontisola) con lo stesso punteggio. Una stretta marcatura che ha prodotto anche una serie di 9 risultati consecutivi in fotocopia (dalla 7^ alla 15^).

Striscia la rimonta. Cosa è meglio di 24 punti in 9 partite? Beh, ovviamente 25. I primi quelli fatti dalla Pro Patria dopo l’8^ giornata. I secondi (va da sé) quelli messi insieme dalla Virtus Bergamo nello stesso arco di tempo. Sconfitta a Darfo per i bustocchi e pareggio a Scanzorosciate per i seriani, questi gli unici inciampi che hanno impedito il percorso netto pre natalizio. Una rincorsa in comune che ha preso il via dalle due sconfitte del 16 e 23 ottobre. Da lì in poi, 9 punti recuperati sulla Pergolettese, 4 sul Ciliverghe, nessuno sul Monza per i tigrotti. Uno in più su tutte per i bianconeri.

Virtus Bergamo esultanzaC’è chi fa sul Serio. Otto anni e 13 km (scarsi) di differenza. Ma tra Armando Mindo Madonna e Roberto Bonazzi le analogie non sono solo geografiche. Nel loro passato, oltre alla comune radice seriana (natali alzanesi per il primo, di Gazzaniga per il secondo), anche la cruciale esperienza con l’AlbinoLeffe. Solo in panchina per Madonna, anche in campo per Bonazzi.

Tre cinque (in) due. Stesso modulo (il 3-5-2 appunto), diversa interpretazione. Differente, soprattutto, il percorso attraverso cui si è arrivati ad adottarlo. Sin dalla fine del campionato scorso per la Virtus. Dopo il 3-0 di Pontisola per la Pro Patria. Ma se Bonazzi ha avuto nel 4-3-3 il feticcio di inizio stagione, anche Madonna (in tempi meno prossimi), ha dovuto abbandonare il 4-3-1-2 impiegato ad inizio carriera.

Tra il Moro e Marito. Più decisivo Santana o Morosini? Questione di gusti. E di bandiera. Ma i due uomini copertina sono inevitabilmente loro. Stando ai freddi numeri, 6 reti (4 decisive da 8 punti) per l’orobico, 5 gol (4 decisivi da 12 punti) per il patagonico. Oltre alle reti c’è però di più. In termini di leadership tecnica e capacità di spostare gli equilibri. Chi giocherà meglio domenica (probabilmente) deciderà anche le sorti dell’incontro.

La storia siamo noi. Un solo precedente (il 2-2 dell’andata il 4 settembre). Altri 4 se consideriamo la Virtus come erede dell’Alzano (nelle sue varie declinazioni). In questo senso la tradizione è tutta biancoblu con 3 successi ed un pareggio. In particolare allo “Speroni”, 4-0 il 3 dicembre ’95 (Tubaldo, Ferretti su rigore, Guida e Brizzi i marcatori) e 1-0 il 9 ottobre 2002 (Trezzi).

Giovanni Castiglioni