Johnson 5: gioca al contrario rispetto alle sue ultime prestazioni, in cui gli si era rimproverato di accendersi troppo tardi. Questa volta parte fortissimo nel primo tempo, poi smette di segnare. Il suo 3/15 dall’arco sa più di Playstation (con evidenti difficoltà nell’uso del joystick) che di realtà.
Anosike 6: si salva per tre quarti di quantità, in cui mette assieme le solite grandi cifre a rimbalzo (17 totali alla sirena finale) e approfitta di un D.J. White a mezzo servizio. Poi, quando Vitucci mette in campo White per il quarto finale, per Anosike diventa notte fonda.
Maynor 5,5:
per ampi margini della gara vince il duello col pariruolo Wright e si distingue per le buone letture sulla zona avversaria. Alla lunga, però, il playmaker di Torino (22 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) ha più energie e si dimostra decisivo per l’esito della gara.
Avramovic 6.5:
Caja lo lascia in panchina per 35 infiniti minuti, poi lo mette in campo nel momento più delicato della gara. Il serbo risponde con 5 punti in fila che danno l’illusione di riaprire la gara. Non bastano per la vittoria, ma quantomeno dimostrano che Aleksa non ha paura di niente.
Bulleri 4.5: da lui sarebbe lecito attendersi fosforo e capacità di leggere le situazioni. Invece, nei primi tre quarti in cui Varese comanda quasi ininterrottamente l’incontro, è solo nei momenti col Bullo in campo che arrivano i parziali torinesi (-15 di plus/minus in appena 8 minuti). Scelte di tiro rivedibili e poca lucidità.
Cavaliero 4.5: capitano cercasi. Cavaliero non riesce a mordere in difesa e in attacco continua il suo personale litigio con il canestro. 0/4 dall’arco in appena 10 minuti sul parquet: dai veterani ci si aspetta sempre che trascinino la squadra nei momenti difficili e il numero 10 sta faticando a farlo.
Kangur 5: tolto un primo quarto di apnea anche nella sua metà campo, l’estone riesce a imporre la sua legge in difesa per larghi frangenti della gara. In attacco, però, è più dannoso che altro: 0/7 al tiro, un dato che pesa tantissimo sul risultato finale.
Ferrero 6.5: Caja vorrebbe che tutti ci mettessero il cuore di Giancarlo e non è difficile capire il perché. Entra con una schiacciata da All-Star Game che infiamma il PALA2A, si dimostra astuto nel lucrare un antisportivo di Wilson e attacca con convinzione quando gli viene lasciata la penetrazione. Gli errori da fuori (0/4), tuttavia, sono pesanti come macigni.
Eyenga 6: partita di difficile lettura. Come sempre è croce e delizia della Openjobmetis. Conferma la buona vena dimostrata con Ventspils ed è quasi infallibile dall’arco (5/9, in una serata in cui Varese ha tirato 10/40), ha alcuni momenti da autentico trascinatore della squadra ed è anche questa volta miglior marcatore (23 punti). Però, c’è un però: nel quarto quarto si divora almeno tre occasioni colossali da sotto canestro e permette la fuga ospite.

Filippo Antonelli

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