Angelo Rea, difensore centrale approdato a Varese l’estate scorsa; segni particolari: vecchia conoscenza del tecnico Fabrizio Castori. Lo ha allenato nelle stagioni trascorse a Cesena che sono coincise anche con la promozione in Serie B. In carriera vanta anche un anno in Serie A con la maglia del Messina.
Raccontaci come è iniziata la tua carriera…
“Sono arrivato a Cesena che avevo 16 anni. Dopo un anno di Allievi Nazionali sono passato in Primavera e poi sono stato aggregato in Prima Squadra dove ho avuto come primo allenatore Iachini e l’anno dopo è arrivato Castori. Abbiamo vinto un campionato di Serie C e i successivi due anni in B ci siamo tolti tante soddisfazione. Dopo l’anno in Serie A con il Messina ho passato cinque anni a Sassuolo”.
In seguito alla promozione in B con il Cesena hai dovuto scontare una lunga squalifica per i “fatti di Lumezzane”, come hai vissuto quel periodo?
“Sicuramente è stato un errore dovuto all’inesperienza perché io mi faccio prendere un po’ dall’istinto. Quei mesi sono serviti a riflettere. È stato un grave errore che ho pagato giustamente con sei mesi di squalifica e una sostanziosa multa, ma anche questo mi è servito a crescere. Lo considero una svolta della mia vita che mi ha aperto gli occhi”.
L’anno di Messina è stato l’anno migliore della tua carriera?
“Forse è stato il migliore perché mi sono tolto la soddisfazione che tutti i giocatori vorrebbero togliersi: quella di giocare in A. Dal punto di vista dei risultati non è stato un grande anno perché siamo retrocessi. Secondo me i migliori anni sono stati quelli a Sassuolo dove per due stagioni abbiamo disputato i playoff”.
Veniamo al presente. Castori ti ha voluto qui a Varese, che rapporto hai con il mister?
“Sono stato contentissimo che mi abbia cercato perché per me è stato prima un padre e poi un allenatore. Mi ha aiutato tanto a crescere e anche adesso cerca sempre di migliorarmi. Sa darmi sempre il consiglio giusto, mi ha insegnato che a trent’anni si può crescere ancora. Spero di ottenere altri risultati importanti con lui anche perché, per come è e per come lavora, si merita di ottenerli”.
Che Castori hai ritrovato?
“L’ho trovato maturato, nel senso che prima era molto più impulsivo. È sempre grintoso, ma secondo me è cresciuto anche lui”.
Come ti sei ambientato?
“A Varese mi trovo benissimo, anche mia moglie si è ambientata bene. Inoltre ho trovato un’ottima società e degli ottimi compagni, non potevo chiedere di meglio. Tutti mi avevano parlato bene del Varese e ho trovato conferma. Ho trovato dei ragazzi eccezionali che si danno sempre una mano e giocano l’uno per l’altro. In questo momento di difficoltà che stiamo passando ho visto proprio la forza del gruppo che sicuramente ci darà la forza per uscirne al più presto possibile”.
Passiamo al campionato: la squadra è reduce da una sconfitta arrivata dopo la bella vittoria sul Padova…
“Col Padova abbiamo fatto un’ottima partita. Ci è andato tutto bene, abbiamo finalizzato ogni palla. Con il Livorno forse siamo partiti un po’ lenti e impacciati, ma poi ci siamo ripresi specialmente nel secondo tempo in cui ci siamo conquistati numerose occasioni da gol. Poi si sa che nel calcio se non si finalizza, si rischia di subire un altro gol e così è successo. Nonostante il risultato la squadra ha fatto vedere che è viva e già da sabato con la Pro Vercellifaremo vedere il vero Varese”.
Tu non ci sarai perché sei squalificato e la tua assenza si va a sommare a tante altre come quelle di Pucino, Quanto incidono tutte queste defezioni?
“Le assenze le hanno tutte le squadre, non è solo un problema nostro. Chi sostituirà me o gli altri farà il suo dovere. Anche con il Padova eravamo un po’ rimaneggiati, ma la squadra ha dimostrato che siamo tutti titolari e che può far bene chiunque. Siamo tutti sullo stesso piano, la forza del Varese non sono le individualità, ma il gruppo”.
Cosa ti aspetti per questa stagione?
“Siamo partiti con il piede giusto, poi abbiamo rallentato, però la classifica è corta e non dobbiamo scoraggiarci subito. Speriamo di arrivare ai playoff, ma innanzi tutto pensiamo a mantenere la categoria. Vogliamo una salvezza tranquilla e poi giocarci tutto per provare a conquistare i playoff. A parte Sassuolo e Verona, il campionato è molto livellato e noi siamo assolutamente al pari delle altre”.
Due partite in casa per il Varese che ha quasi l’obbligo di raccogliere sei punti…
“Sono due sfide particolarmente importanti. Vogliamo raccogliere il massimo della posta, ma dobbiamo pensare ad un avversario alla volta. Già con la ProVercelli per noi deve essere una finale. Dobbiamo dare tutto e cercare di prendere i tre punti in qualunque modo, con il bel gioco o senza”.

Elisa Cascioli