Dopo aver interrotto la striscia di cinque sconfitte consecutive, Varese riparte dal derby lombardo contro l’Olimpia Milano (domenica ore 20.45 al PALA2A, diretta Rai Sport). La vittoria su Caserta è già alle spalle, ma è servita per abbandonare l’ultimo posto in classifica e per permettere un approccio più sereno ad una gara sulla carta proibitiva. Milano è in grande ripresa in Eurolega, anche se ha pagato le fatiche europee con una sconfitta sul campo di Avellino nello scorso turno di campionato.

“Parlare dell’avversaria di domenica significherebbe ripetere ciò che tutti dicono di Milano: hanno fisicità – ha esordito coach Caja – e atletismo in abbondanza, hanno migliorato il livello delle prestazioni anche in Eurolega e fanno del dominio a rimbalzo e in transizione le chiavi del loro successo. Per cui preferisco parlare di noi: abbiamo fatto un’ottima vittoria settimana scorsa, dimostrando solidità mentale e applicazione che sono caratteristiche fondamentali per vincere in trasferta”.

“Noi stiamo lavorando – ha proseguito il coach – per giocare di squadra tutte le domeniche e contro un’avversaria come Milano dovremo fare il massimo da questo punto di vista. Le sfide individuali in una partita del genere sono perse in partenza: dobbiamo evitare gli isolamenti e in difesa non possiamo lasciare nessuno da solo nell’uno contro uno. Le situazioni in cui l’Olimpia primeggia si possono affrontare solo giocando tutti assieme”.

La squadra viene da un momento in cui, soprattutto a Caserta, ha mostrato buone capacità di rimanere dentro la partita. “Domenica sarà ancora più fondamentale – ha spiegato Caja – questa mentalità positiva: non dobbiamo mai disunirci. Gli errori capitano contro tutte le squadre, la differenza è che Milano li punisce ogni volta. Non dobbiamo preoccuparci dei break negativi e non dobbiamo rilassarci se produciamo break positivi. Milano arriva da una gara di Eurolega in cui ha recuperato da -25, ha la forza per schiacciarti in qualsiasi momento”.

Milano è reduce da una sconfitta in campionato (solo la terza in 17 incontri), maturata al termine di una partita in cui Avellino ha eseguito perfettamente in attacco per l’intera gara (52.7% dal campo e 23 assist su 29 canestri). Caja ha analizzato così la sconfitta dei meneghini in Irpinia: È stata una questione di percentuali: a metà terzo quarto la Sidigas stava tirando con il 65% dal campo. Se tiri così bene, vinci qualsiasi partita. Oltretutto in questo modo, non sbagliando mai, hanno potuto impedire che Milano si esprimesse a rimbalzo”.

Un’ultima battuta il coach l’ha concessa per parlare di alcuni suoi giocatori, spiegando come sarà possibile aiutare Maynor contro una difesa così fisica e quali sono le condizioni di Massimo Bulleri: “Per ovviare alla fisicità di Milano e aiutare Maynor possiamo giocare il più possibile in transizione. A metà campo, invece, se giochiamo di squadra, con i blocchi possiamo non lasciare Maynor nell’uno contro uno e costringere Milano a fare delle scelte. Così dovrebbe avere più spazio e tempo per le sue giocate”.

“Bulleri purtroppo ha avuto ieri un altro problema e domenica non sarà della partita. Per conoscere i tempi di recupero – ha concluso il coach – dobbiamo aspettare qualche giorno. Mi spiace molto perché Massimo è un ragazzo serio ed è un ottimo professionista, che ci aiuta in allenamento e dà una mano ai ragazzi stranieri illustrando le caratteristiche di alcuni avversari. In campo è utile in difesa e per dare ordine in attacco, anche se solo per alcuni scampoli di partita. Meriterebbe di essere a disposizione”.

Filippo Antonelli

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