Ai campionati italiani a squadre tenutisi a Bolzano nel weekend, ha partecipato anche l’Accademia Scherma Gallaratese. La squadra, composta da Filippo Bonfanti, Filippo Galli e Lorenzo Bonardi, ha conquistato un grandissimo bronzo al termine di una giornata super emozionante.

Un girone condotto magistralmente ha portato l’Accademia Scherma Gallaratese ad essere la numero uno e ad accumulare un grande vantaggio sui secondi al termine dei gironi eliminatori; saltato di diritto il primo turno di eliminazione diretta, nel secondo turno c’è stato subito il derby, vinto, contro l’altra formazione ASG formata da Rodolfo Fiorito, Salvatore Calì e Alessandro Aspesi. Negli ottavi, Bonfanti, Galli e Bonardi hanno dominato nettamente Verona e poi per la zona podio è stata piegata con punteggio sonoro la temibilissima Pisa. In semifinale è arrivata la battuta d’arresto contro Firenze, poi vincitrice, ma i ragazzini terribili hanno rialzato la testa e, nello scontro con la blasonata Jesi, sono stati impeccabili e hanno conquistato un grandissimo bronzo.
Questo risultato ci ripaga di tanto lavoro – spiega Costanza Del Bianco -. Questi piccoli fiorettisti sono stati una squadra compatta e concentrata sull’obiettivo. Sono felicissima di questo straordinario bronzo e vorrei ringraziare la dirigenza, la palestra e gli istruttori che mi hanno permesso di conseguire questo piazzamento“.

L’altra squadra ASG è stata artefice di una grande gara ma purtroppo è incappata troppo presto nel derby. Alessandro, Salvatore e Rodolfo hanno dimostrato grandi capacità. “Bravoni, come piace dire a noi – è l’incoraggiamento di Costanza Del Bianco -“.

Nella categoria ragazzi/allievi il club di Gallarate ha schierato Andrea Tamborini, Edoardo Franzini, Matteo Ricci e Tommaso Iovino. Dopo un girone non all’altezza delle loro possibilità, superano il primo turno di eliminazione diretta ma poi cedono a Padova in un assalto che era alla loro portata; il nervosismo, tuttavia, non l’ha permesso. Alla fine si classificano al diciannovesimo posto, lasciando un po’ di rammarico.

L.P.