Varese è uscita sconfitta da Masnago, ma l’ha fatto a testa alta, riuscendo a competere per 40 minuti contro l’Olimpia Milano prima della classe. La squadra di Repesa infatti ha dovuto vincere la partita per due volte: nel secondo quarto, costruendo un vantaggio di 19 punti, e nell’ultima frazione, dopo il pareggio a quota 61 al culmine di una rimonta tanto emozionante quanto inutile. Era impensabile riuscire ad ottenere la vittoria contro un roster tanto profondo come quello di Milano (anche al netto delle assenze di Simon e Cinciarini), ma Varese ha dimostrato di essere in un buon periodo, avendo metabolizzato i dettami del suo coach: difesa aggressiva, con tanta pressione sulla palla (ben 19 le palle perse da Milano) e provando sempre a correre in contropiede, per evitare di attaccare a metacampo una difesa che può essere veramente efficace.

Guardando le cifre, è evidente la differenza di rendimento tra il quintetto e la panchina: persino il tanto vituperato dato del plus-minus, che spesso e volentieri mente riguardo all’effettivo  peso dei giocatori in una partita, è impietoso, con Avramovic, Cavaliero, Pelle e Kangur tra il -22 e il -27 di parziale. Per motivi diversi, tutti questi 4 giocatori sono stati insufficienti ieri sera, ma per i problemi di falli di Ferrero ed Anosike (altra doppia doppia, altra ottima prova) Caja non ha potuto contare sui suoi migliori 5 per larghi tratti di gara, dovendosi affidare ad un Kangur impalpabile e un Avramovic scellerato in alcune scelte.

È quindi doveroso constatare la mancanza nel roster di Varese, già sottolineata più di una volta, di un 4 che possa far rifiatare il generoso Ferrero, adattato da Caja nello spot di ala forte. La situazione Kangur è spinosa, con il giocatore sotto contratto fino al 2018, ma che non sta rendendo secondo le aspettative. La speranza è che si riesca ad ottenere la salvezza senza ricorrere ancora ad interventi sul mercato, ma la concorrenza si sta rinforzando (Cremona ha firmato Johnson-Odom in uscita da Sassari, Pesaro sembra vicina a Dionte Christmas).

Marco Mastrorilli