Prendete la logica, classica e fin troppo usata, delle “nozze coi fichi secchi”, mixatela con la fiabesca e sempre affascinante saga dei “Davide contro Golia”, agitate ben bene, applicate il tutto al campionato di serie D e otterrete il Basket Montello, squadra che in questo momento occupa il penultimo posto, posizione vissuta però con straordinaria fierezza.
“Siamo comunque e sempre, sempre sereni perchè – spiega Renato Vagaggini, Presidente del Basket Montello (in foto a destra) -, sappiamo benissimo che la nostra, in serie D, è una dimensione particolare. Infatti, siamo un piccolo club che a livello senior fa attività renato vagaggini basket montello serie damatoriale e tutti sanno che da noi si gioca solo per puro divertimento poichè siamo l’unica squadra a costo zero, che non offre rimborsi spese a nessuno, nè a giocatori, nè a staff tecnico. A livello giovanile partecipiamo invece ai campionati Under 20 e Under 16 UISP proponendoci come società-rifugio, ossia un club che accoglie tanti giovani che, spesso, non trovando spazio nelle loro società scelgono Montello per poter continuare il loro percorso nei campionati giovanili”.

Quanto è difficile rimanere a questo livello senza mettere mano al portafoglio?
“Anno dopo anno diventa sempre più duro accostarsi ad un campionato che per noi, sotto il profilo economico, è davvero impegnativo. Però, siccome abbiamo il piacere di fare le cose seriamente, pur con mezzi limitati cerchiamo di esprimerci al massimo livello che ci è consentito. Qualche stagione le cose vanno abbastanza bene, mentre in altre c’è da soffrire. Ecco, questa pare essere la stagione delle sofferenze. Poi, parlando di obiettivi la speranza per la stagione in corso è quella di evitare la retrocessione diretta, mentre il sogno è quello di conquistare la salvezza senza passare dai playout, un traguardo che, oggi, sembra oggettivamente lontanissimo”.

Quale la tua valutazione sul cammino percorso fin qui?
“Il mio bilancio si divide necessariamente in due parti. La prima riguarda il girone d’andata nel quale abbiamo pagato a caro prezzo gli infortuni di diversi giocatori e, quindi, perso parecchie partite in cui abbiamo giocato a ranghi incompleti. La seconda riflessione coinvolge invece il girone di ritorno nel quale se avremo la fortuna di poter schierare la formazione migliore, potremmo toglierci qualche soddisfazione in più. Quindi, l’imperativo è chiarissimo: non dobbiamo mollare perchè, dal mio punto di vista, abbiamo giocatori come Brighina, Tabacchetti, Franzini, Costantini, Fravretto e compagnia assolutamente adeguati alla categoria. Non a caso, finora, qualche buon risultato anche contro squadre più attrezzate e blasonate di noi è già arrivato ma, ripeto, la strada da percorrere è ancora lunga, tanto lunga”.

Che ne pensi del livello tecnico-agonistico espresso dal campionato?
“Segnalo un torneo molto combattuto con un paio di squadre nettamente superiori come Bustese e Malnate, privo delle cosiddette formazioni-materasso, e un foltissimo gruppone con valori abbastanza compressi in cui possono verificarsi sempre risultati sorprendenti. Poi, è chiaro, da qui alla fine – conclude il numero del Basket Montello -, spero proprio che possa essere la mia squadra la più sorprendente e sbalorditiva”.

Massimo Turconi