Marco Fantinato, classe 1998, è uno dei giovani talenti del vivaio che può vantare la pallamano cassanese. Il terzino sta dimostrando di essere assolutamente all’altezza del livello, anzi molto spesso ha contribuito in modo concreto al successo in diverse partite.

Sei giovane, hai talento e t’impegni molto. Ci racconti come hai iniziato a giocare a pallamano e il prosieguo fino ad oggi?
“Ho iniziato a giocare quando avevo circa 7 anni con il mio amico Dorio che tuttora è con me in prima squadra. Avevo iniziato più che altro per passare il tempo, per correre, per stare con i miei amici e per giocare; mi divertivo molto e mi piaceva, per cui negli anni ho sempre continuato questo sport e così mentre passavano gli anni la passione è cresciuta sempre più e quindi sono sempre andato avanti senza mai mollare fino ad oggi. Da un semplice passatempo la pallamano è diventata parte di me”.

Lo scorso anno sei stato convocato saltuariamente in prima squadra, quest’anno fai parte della rosa. Cosa è stato per te questo passaggio e che effetto fa arrivare alla prima squadra per un giovane che ha iniziato presto?
“Il passaggio alla prima squadra è stato qualcosa di veramente gratificante per me perché vuol dire che tutti gli sforzi che ho fatto sono serviti e perché vuol dire che la società crede e si fida me e anche il mister e ció è molto bello. Ovviamente sento un po’ di pressione perché questa fiducia la devo sempre ricompensare e cerco sempre di dare il mio massimo sia in allenamento che in partita, ma ho intorno dei buoni compagni che cercano sempre di aiutarmi per cui mi piace molto stare in questa squadra”.

Quali sono le tue doti che pensi siano utili alla squadra?
“Penso che le mie doti siano l’umiltà nella voglia di imparare e dare sempre il massimo per la squadra”.

È cambiato il tuo ruolo e la responsabilità da quando Moretti è andato a Bolzano?
“Per sostituire un giocatore come Moretti la squadra deve dare qualcosa in più e quindi le responsabilità crescono per tutti compreso me”.

Sei un giocatore della Nazionale Under 18, cosa ti auguri per il futuro?
“Una crescita e un miglioramento per proseguire questa esperienza con la nazionale”.

Il campionato non è andato come avreste voluto, niente playoff. Qual è il tuo punto di vista? Cosa si poteva fare di più?
“L’amaro in bocca rimane per non aver raggiunto i playoff, certamente si poteva fare di più. Forse essendo una squadra con molti giovani ha pagato l’inesperienza che in certe situazioni serviva. Secondo me per noi giovani è stata comunque una grande esperienza che ci sarà utile per fare meglio in futuro”.

Federica Scutellà
(foto Stefano Moroni)