Si conoscono da sempre e spesso hanno cenato insieme a pane e calcio: Alberto Tagliabue e Claudio Casaroli, rispettivamente preparatore dei portieri della Valceresio e mister della Belfortese, domenica saranno per la seconda volta uno di fronte all’altro da avversari. Nel calcio dilettanti, queste sono storie che capitano spesso: due grandi amici, talvolta ex compagni, che si ritrovano ad affrontarsi e che per novanta minuti cercheranno di tenere a bada le emozioni, perché quando sono così forti, come a simboleggiare un legame fraterno, basta un attimo per far sì che prendano il sopravvento sulla razionalità e su tutto il resto.
All’andata, tra l’altro, fu un match tiratissimo, terminato 3 a 2 in favore degli uomini di Roncoroni con un contestatissimo gol di Carini al 96esimo.
Ironia della sorte, poi, sarà affrontarsi dalla stessa posizione, una seconda piazza fatta di 44 punti, di un sogno distante “appena” 4 lunghezze, e di una gran voglia di prevalere l’una sull’altra.
alby tagliabueE’ il grande giorno – esordisce ridendo il “Taglia” – e penso sarà anche più bello e più sentito dell’andata, un po’ per la posizione in classifica e perché quindi sarà big match, un po’ perché in realtà per Claudio questa è stata a lungo la sua seconda casa, qui ha vissuto tanti momenti belli e altri meno belli, e la maggior parte li abbiamo condivisi”. Passando alla partita, che gara sarà?Durissima, la Belfortese è una squadra molto attrezzata, sta facendo davvero bene, ma non avevo dubbi, anche senza Markaj viaggeranno a mille, anzi sarà lo stimolo per fare ancora meglio, che poi me lo aspettavo arrivassimo entrambe a questo punto; dal canto nostro dobbiamo imparare ad essere più cattivi, a chiudere le partite, ce la giocheremo comunque ad armi pari, anzi noi ne avremo una in più che è il nostro pubblico, per il resto sono solo convinto che sarà una sfida bellissima”. E prima di entrare in campo, che saluto ci sarà con il mister?Io con lui ho un rapporto speciale, per me è come un fratello, e noi ce la viviamo veramente fino in fondo, con passione, tanti dovrebbero prendere spunto da noi per lo spirito, comunque non gli dirò nulla, lo abbraccerò perché alla fine i gesti valgono più di qualsiasi parola”.
Casaroli ValceresioSulla stessa lunghezza d’onda il tecnico biancorosso, che non nasconde un po’ d’agitazione:Torno in quella che è stata la mia casa per lungo tempo, l’emozione c’è eccome afferma il tecnicoma dovrò nasconderla perché è un match troppo importante per noi”. Poi continua: “Arriverò lì e respirerò l’aria del Peppino Prisco, saluterò tanti amici dentro e fuori dal campo, saluterò il mio amico Taglia, anzi lo insulterò un po’, perché noi siamo così, farò una cosa che non ho mai fatto, ovvero visiterò lo spogliatoio ospite, ma poi sarà solo Valceresio – Belfortese, una sfida che mi aspetto tiratissima, che dovremo affrontare con la mente sgombra, con la giusta voglia di rivalsa soprattutto per come andò all’andata ma senza che ci sia esasperazione, altrimenti diventa deleteria”. “Il destino è stranoprosegue il tecnicomille incroci, arriviamo alla partita che sento di più per ovvi motivi e lo facciamo da secondi proprio appaiati con la Valceresio, sinceramente speravo di arrivarci davanti, ma va bene così, so che faremo di tutto, che ci metteremo il cuore, che andremo a 200 km/h e che ancora una volta usciremo dal campo col sorriso e a testa alta, perché posso fare mille discorsi ai miei ragazzi, ma alla fine il mio mantra è sempre lo stesso ed è proprio questo: sorriso e testa alta”.
Testa alta, anzi altissima, per guardarsi negli occhi e dirsi tutto con uno sguardo e scoprirsi ancora più legati di quanto si possa immaginare, testa alta perché affrontarsi da secondi della classe è motivo d’orgoglio ulteriore, un orgoglio che con tre punti in più potrebbe vacillare un po’ e soffrire di vertigini, testa alta, sguardi e sorrisi per raccontare un’altra appassionante storia di calcio dilettanti. Valceresio – Belfortese sarà anche questo. 

Mariella Lamonica