Dopo l’apnea vissuta nell’avvicinamento alla partita con Pistoia, che aveva consegnato l’Openjobmetis all’ultimo posto in solitaria, a Masnago si torna a respirare. C’è aria di fiducia e aria di svolta e ci si augura che il campo possa confermarlo. Impossibile ignorare i segnali che la squadra ha dato nelle ultime due gare: enorme intensità difensiva e totale dedizione alla causa. A questo, nella trasferta di Avellino, si sono aggiunti i canestri pesanti segnati in attacco, con Maynor sugli scudi e sempre in grado di leggere correttamente e in anticipo le scelte della difesa avversaria.

Rivedere un Maynor così fa bene a tutti gli appassionati varesini, che lo hanno aspettato con ansia e per lungo tempo. Probabilmente le condizioni fisiche non permettono all’ex giocatore dei Thunder di rendere a questi livelli con continuità, ma quando ci riesce i due punti vengono aggiunti quasi in automatico alla classifica biancorossa. Concentrarsi sul solo Maynor, però, sarebbe fare un torto all’intera squadra. Tutti i giocatori impiegati da coach Caja si meritano i complimenti per come hanno interpretato la partita sul campo di un’avversaria che punta alla finale Scudetto.

Varese ha ritrovato la vittoria – in campionato non aveva mai ottenuto due successi in fila quest’anno – e, soprattutto, la convinzione di poter vincere. Una qualità mentale che dovrà fare la differenza domenica: sconfiggere Pesaro (che proprio ieri sera ha cambiato coach) ignificherebbe mettere un preziosissimo mattoncino sulla via della salvezza. Con due punti di ritardo da Varese ed entrambi gli scontri diretti persi, la Consultivest dovrebbe fare un’impresa nelle ultime otto giornate per colmare il gap. Ma non è il momento di calcoli e fantasie, prima c’è una partita da giocare e da vincere, con la speranza che i segnali positivi delle ultime settimane si rivelino concreti.

Filippo Antonelli