Il grosso sembra fatto. La Gallaratese è pronta a riabbracciare la Seconda categoria e a tornare rapidamente nel calcio dilettantistico che conta. I bianco-blu guidano infatti il Girone A di Terza Categoria con 45 punti, a + 8 sul Sumirago Boys. Anche se per pura scaramanzia la parola prudenza nella città dei due galli rimane d’obbligo. ciro intermite gallaratese presidente

“Dobbiamo continuare su questa strada – afferma il presidente del sodalizio gallaratese, Ciro Intermite – il campionato non è mica finito. Ci sono ancora partite molto insidiose da affrontare, e in queste categorie è vietato abbassare la guardia fino all’ultimo. Si tratta di gare magari poco tecniche, ma più agonistiche e complesse. Diciamo che le basi le abbiamo messe. La Gallaratese guarda già avanti? Ci stiamo lavorando e siamo sempre alla ricerca di realtà concrete che possano avvicinarsi a noi – ha continuato il patron – purtroppo il calcio in città negli ultimi anni è decaduto. I gallaratesi si sono disinnamorati del pallone. E dire che la storia parla di noi: la Gallaratese è stata la prima società d’Italia ad avere un campo di proprietà (nel 1890”.

Poi aggiunge: “Questa maglia e questi colori quindi vanno preservati. Il “Luigi Maino” da solo è un impianto che ha sempre un fascino considerevole, oltre ad essere indiscutibilmente la nostra casa. Il nostro obiettivo – conclude Intermite – oltre a quello di riportare presto la Gallaratese dove merita, è proprio quello di riaccendere la passione dei tifosi che al momento è alquanto “contratta”. Di sicuro molto lo farà anche il lavoro che vogliamo intraprendere per collaborare con alcune società importanti nella zona in materia di settore giovanile. Ribadisco però ancora un concetto: non vogliamo fare il passo più lungo della gamba come hanno compiuto diversi nostri predecessori, perciò faremo tutto con estrema oculatezza”.

Gallarate senza calcio è stata una triste realtà durante anche troppo a lungo, ora che si è ripartiti dal fondo e si è ritrovato l’entusiasmo, oltre che la capacità di guidare un campionato, seppur non ancora finito, la speranza è che così come il calcio sia tornato ad innamorarsi di Gallarate, anche Gallarate e i gallaratesi possano re-innamorarsi del calcio, c’è bisogno di tutti per tornare là dove questi colori hanno fatto la storia e provare a scriverne un’altra.

Andrea Paleari