Sei vittorie consecutive sono un bottino considerevole, che mancava dalla stagione 2012/2013. Per raggiungere quota sette e restare in piena corsa per i playoff, però, servirebbe un’impresa sul campo di Reggio Emilia (domenica 9 aprile alle 18.15, diretta Telesettelaghi). Una partita molto difficile, ma la Varese vista nell’ultimo periodo non può avere paura di nessuno. Attilio Caja ha presentato così il match:

«Arriviamo da una grande partita, siamo felici perché abbiamo ricevuto una grande accoglienza dai nostri tifosi al rientro da Desio. Con Cantù abbiamo inaugurato un ciclo di gare in cui incontriamo, prevalentemente in trasferta, squadre di grande livello. Vogliamo affrontare la sfida di domenica con rispetto della forza dell’avversario, ma anche con fiducia nei nostri mezzi. Sarà difficile anche per loro».

«Di Reggio – ha proseguito il coach – è notevole il talento offensivo. Aradori si carica la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà e, come Della Valle, può segnare da ogni posizione. Kaukenas gioca sempre per segnare e ti mette sotto pressione ad ogni possesso, Polonara e De Nicolao possono accendersi da tre punti e Cervi è, numeri alla mano, alla sua miglior stagione in carriera».

Si è parlato, inevitabilmente, anche delle possibilità di raggiungere i playoff: «Non dipende solo da noi, per cui preferisco non pensarci. Dobbiamo guardare – ha risposto Caja – solo a noi stessi e vedere dove riusciremo ad arrivare. Se ce la giocassimo alla pari con Reggio domenica, per esempio, sapremmo di poter valere quel livello. Le prossime partite serviranno a questo: ci fa piacere confrontarci con squadre forti e vogliamo capire se ce la possiamo giocare con loro e quanto siamo distanti».

L’impetuosa risalita potrebbe dunque non servire al raggiungimento della post-season e questo porta anche qualche rammarico: «C’è un bel gruppo che vola sulle ali dell’entusiasmo, è un piacere venire in palestra ogni giorno ad allenarsi. Ho detto ai giocatori – racconta il coach – che sono stati bravissimi perché hanno fatto ricredere tifosi e addetti ai lavori. Sarebbe stato bello arrivare in questa condizione ad almeno due mesi dalla fine della regular season, invece mancano solo cinque giornate e potrebbe non bastarci».

L’allenatore della Openjobmetis ha voluto poi commentare il raggiungimento della quota salvezza: «Sono sempre stato fiducioso: non sapevo quando avremmo invertito la rotta, ma sapevo che prima o poi l’avremmo fatto. Siamo soddisfatti e orgogliosi di aver raggiunto il traguardo prima del previsto. Abbiamo sempre creduto nel lavoro serio che abbiamo fatto fino ad ora e che faremo fino al termine della stagione, questo vale più di qualsiasi altra cosa».

In ultima battuta, il coach ha cercato di portare sul piano del realismo i discorsi su questo finale di campionato: «È lecito crearsi delle aspettative, ma domenica affronteremo una squadra che ha fatto due finali Scudetto. Noi valiamo quel livello? Non corriamo troppo, questa striscia di vittorie non significa che d’ora in avanti le vinceremo tutte e andremo dritti in Eurolega. Abbiamo dimostrato di essere superiori ad alcune avversarie, adesso vedremo come ci comporteremo con una squadra più forte di quelle che abbiamo affrontato nell’ultimo mese».

Filippo Antonelli