Al centro di un’ampia conca morenica, delimitata a ovest dalle Prealpi che la separano dalla Valsesia e a sud dal lago d’Orta, sorge la cittadina piemontese di Gozzano, in provincia di Novara. Sede di una grande tenuta fondiaria romana, nel periodo tardo imperiale, era conosciuta con il nome di “Gaudianum”, dal latino “luogo di godimento”. Negli ultimi anni del IV secolo con la diffusione del Cristianesimo, in Italia, viene costruita in onore della Vergine Maria, la Chiesa di San Lorenzo, su volontà dei due evangelizzatori Giulio e Giuliano. All’inizio del Novecento si vedono le prime industrie. Dalla lavorazione dei tessuti alla chimica di filo artificiale fino ad arrivare alle minuterie IFC_Gozzano_piattometalliche, alle rubinetterie. E proprio l’industria di miscelatori e rubinetti fiorisce nella provincia di Novara.

La squadra di calcio di Gozzano ha compiuto 90 anni nel 2014. Il “Tacuin da Guzon” è il calendario pubblicato per l’occasione. Fotografie di squadre storiche che da quasi un secolo accompagnano il cammino della società. La prima D nel 1980, la seconda nel 2011 e nel  2015 il ritorno in quarta serie dopo una bella vittoria nel campionato di Eccellenza e la conquista della Coppa Italia regionale. Chi seguirà il Varese a Gozzano può ritagliarsi un po’ di tempo per raggiungere il Colle della Guardia, a 541 metri sul livello del mare, da dove si può ammirare un grande panorama, che spazia da Alpi e Prealpi fino al Lago d’Orta.

La cucina è tipicamente piemontese, con il bollito misto a farla da padrone. Carne che si può condire con il “Bagnet verd”, salsa a base di aglio, olio, sale, acciughe, prezzemolo, capperi con mollica imbevuta nell’aceto.

Simona Romaniello

 

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