CECCO: andiamo a gonfie vele, caro Beppe, andiamo a gonfie vele…
BEPPE: in effetti devo dire che ci stiamo divertendo: se ripensiamo allo scorso campionato, è vero che il Varese andava forte (e infatti è arrivato alla finalissima dei playoff) ma è anche vero che la Cimberio non era così forte ed era ben lontana dal primo posto in classifica.
CECCO: bello l’omaggio a Carlo Recalcati…
BEPPE: dobbiamo dire che a Varese i tifosi lo hanno sempre amato. E guarda che Recalcati, che in realtà è milanese, si è sempre portato dietro la patente di canturino, come giocatore prima e come allenatore poi. Una patente che a Varese non è tanto ben accetta… Eppure…
CECCO: diciamo anche che mica tutti i canturini hanno vinto a Varese lo scudetto della Stella…
BEPPE: vero. Però ci sono persone o personaggi che, al di là di ogni considerazione, sanno farsi benvolere. E Recalcati è sicuramente uno di questi. Guarda, oggi tutti i tifosi direbbero che è stato giusto avvicendare Recalcati con Vitucci e che Vitucci si sta rivelando un eccellente “comandante”: è la verità. Ma io sono anche convinto che se alla fine dello scorso campionato si fosse proposto tra i tifosi un referendum su Recalcati (Recalcati sì o Recalcati no), il coach avrebbe strappato la conferma. E’ solo una mia impressione ma ne sono convinto.
CECCO: sbagli o mi avevi detto di temere la prima sconfitta, o meglio gli effetti della prima sconfitta della Cimberio?
BEPPE: non sbagli. Però devo anche dire che la Cimberio è stata fortunata nel dover affrontare, immediatamente dopo il primo ceffone della stagione, una squadra come Montegranaro.
CECCO: come dire che se le fosse toccato, che ne so?, Milano, Cantù o Sassari le cose sarebbero andate diversamente?
BEPPE: io dico che nell’arco di una stagione ci sono dei segnali che ti forniscono delle indicazioni su come girano le stelle… Nessuno può dire sino a che punto la sconfitta di Roma aveva lasciato il segno, ma è fuori di dubbio che un conto è giocare contro Montegranaro e un altro conto è vedersela con una squadra da primi tre-quattro posti. Il caso ha voluto che dopo la prima sconfitta Varese non se la dovesse vedere con una grande ma con un avversario più che abbordabile.
CECCO: quindi il tuo interrogativo resterà per sempre senza risposta…
BEPPE: esatto.
CECCO: grande colpo del Varese a Cittadella…
BEPPE: grande colpo davvero, anche se il Cittadella è una squadra molto strana, che alterna cose di elevata qualità ad altre decisamente mediocri.
CECCO: però siamo sempre allo stesso quesito: come si stabilisce sin dove arrivano i meriti di una squadra e dove invece cominciano i demeriti dell’altra?
BEPPE: è un confine impossibile da stabilire, una sottile linea rossa che non può demarcare un accidente. Io dico che il Varese ha giocato bene, in particolare all’inizio di partita, diciamo nei primi venti minuti, e dopo il gol. E credo che abbia dei meriti nella cattiva prestazione del Cittadella, che è riuscito a malapena a fare un tiro in porta.
CECCO: alla fine la sostanza è il risultato…
BEPPE: è proprio così, alla fine conta solo quello. E il Varese è quarto in classifica.
CECCO: non mi piace che si carichi sul Varese la responsabilità dei playoff, cioè del fatto che i playoff vengano disputati oppure no…
BEPPE: non la vedo in termini negativi e comunque in questo momento il Varese è quarto e più delle altre squadre deve cercare di non far ampliare oltre i 9 punti il distacco della terza in classifica, altrimenti a fine stagione i playoff non ci sarebbero e le prime tre sarebbero tutte quante promosse senza ulteriori pene. Non è una questione di responsabilità, è una questione matematica: se le prime tre allungano, addio playoff. E il Varese oggi è quarto, dunque più a contatto di tutti con la terza.
CECCO: e chi, qualche tempo fa, voleva mandare via Castori?
BEPPE: nel calcio bisogna azzeccare le mosse. Personalmente, per quanto la cosa possa valere, non ho mai avuto  la sensazione che la situazione fosse sfuggita di mano a Castori, però a volte, per le più diverse ragioni, i presidenti non hanno la pazienza necessaria e si lanciano in strane avventure… Quanti allenatori sono già cambiati in serie B? Tanti…
CECCO: abbiamo già parlato del fatto che si giocherà durante le feste?
BEPPE: non mi pare. Ma io sono favorevolissimo. Sia chiaro, sono favorevolissimo a provare, poi non so come sarà accolta la cosa, ma credo bene. A me pare che basket e pallavolo, che spesso in passato hanno fatto il tour de force durante le feste di Natale, abbiano avuto dei riscontri favorevoli. In Inghilterra sono entusiasti… C’è solo una cosa che mi lascia perplesso: la partita del 26 dicembre. Significa che i giocatori dovranno allenarsi il giorno di Natale e che la sera saranno in ritiro. Un sacrificio minimo rispetto a chi si alza tutte le mattine alle 5 per andare a lavorare o rispetto a chi lavora in fabbrica, lo voglio precisare perchè altrimenti mi becco anch’io, e giustamente, qualche “vaffa”… E poi non ci sarà la copertura dei giornali, che usciranno il 24 dicembre con la cronaca della partita del giorno prima e dovranno anche annunciare che si giocherà il giorno di Santo Stefano. E vedrai che qualche distratto se ne dimenticherà…
CECCO: affari suoi…
BEPPE: io invece non mi dimentico che adesso devo andare a sistemare i calcoli dell’Imu…
CECCO: ho capito… Alla prossima?
BEPPE: ma è chiaro, alla prossima!

Cecco&Beppe