05 varese-varesina spilli bettinelliRaggiante per i miglioramenti mostrati dai sui e soprattutto voglioso di vedere ancora qualcosa in più. «Finalmente abbiamo vinto in casa – esordisce Stefano Bettinelli -, contava solo quello e ce l’abbiamo fatta. A tratti abbiamo espresso un buon calcio, a tratti meno. Il miglioramento rispetto alle altre gare casalinghe è stato notevole.
Il tecnico ha schierato un 4-2-3-1: «Vingiano e Innocenti avrebbero dovuto stare un pochino più stretti e invece tendevano ad allargarsi, per questo abbiamo faticato, però in linea di interdizione, Bottone e Gazo hanno fatto gran parte del lavoro coprendo le piccole lacune». Sui due gol di Scapini dice: «Due tiri, due gol. Meglio tirare poco e fare centro che continuare a girarci intorno; in realtà dobbiamo comunque cercare di migliorare il nostro gioco».
L’ingresso di Becchio ha rotto gli equilibri: «Lo ha fatto grazie alla sua fluidità di gioco e alla sua gamba. Sono entrati bene anche Cusinato e Benucci, ma il plauso più grande lo faccio per Ortolani e Lercara perché andare in tribuna è sempre devastante. Abbiamo una panchina importante e oggi mi sento di dire che hanno vinto quelli che non hanno giocato».

«Il primo gol era evidentemente in fuorigioco» queste le parole di Marco Spilli, mister della Varesina. «Capita spesso che poi per ingenuità lasciamo troppo a queste squadre.Non siamo venuti a fare barricate perché tanto non le sappiamo fare. Dobbiamo trovare equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva».
Poi si soffrma sulle difficoltà di formazione: «Ho dato spazio a Martinoia per non giocarmi un cambio visto il portiere ’97. Non possiamo permetterci di rischiare in questo momento. Poi l’ho tolto semplicemente perché era ammonito; lo stesso vale per Anzano. Anche nell’ultimo cambio devo sempre aspettare. Purtroppo sono errori detti e ridetti in sede opportuna. Il mercato è stato fatto in ritardo, ne paghiamo le conseguenze. Ho dato le mie dimissioni, ma sono state respinte. Il presidente è un caro amico, se affondiamo lo facciamo insieme».

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Elisa Cascioli