La stagione 2016/2017 della UYBA è terminata pochi giorni fa, precisamente giovedì sera al PalaRadi di Cremona contro la Pomì Casalmaggiore. Le rosa di coach Caprara hanno conquistato in gara-3 dei quarti di finale dei playoff scudetto il pass per la semifinale. Il sipario sulle biancorosse, dunque, è calato definitivamente.
Se ieri abbiamo dato i voti alle palleggiatrici e alle centrali, oggi proseguiamo con le schiacciatrici, i liberi e il tecnico bustocco.
SCHIACCIATRICI
DIOUF 8: è tornata a Busto Arsizio dopo un anno a Modena con la voglia di riscattarsi e di riprendersi la scena principale anche dopo la delusione azzurra dell’estate scorsa e ci è riuscita appieno. La numero 13 ha disputato una stagione d’alto livello ed è piaciuta ancora di più rispetto alla sua prima volta in biancorosso quanto a leadership e a varietà di colpi. Di settimana in settimana ha collezionato premi MVP e si è meritata il riconoscimento come migliore farfalla secondo il pubblico del Palayamamay battendo di un soffio Stufi.
E’ stata il punto di riferimento d’attacco preferito da Signorile e ha messo a terra la bellezza di 461 punti con il con il 36,5% in attacco tra regular season e playoff che per ora le consentono di occupare il quarto posto nella classifica delle giocatrici più prolifiche. La sua esperienza europea si è rivelata importantissima anche in Coppa Cev e ha trascinato la UYBA fino al secondo posto. Soprattutto nell’ultimo periodo, contrassegnato da tantissimi match ravvicinati, ha sofferto di problemi alla schiena e alle ginocchia, ma ha saputo gestirsi al meglio, dosando le forze e le energie per le sfide principali. Purtroppo, nella gara-3 decisiva dei quarti di finale dei playoff scudetto contro Casalmaggiore, è stata colpita da un’attacco d’asma al termine del primo set e ha dovuto abbandonare anzitempo il campo. E’ la donna immagine, è il simbolo della squadra e ha portato il nome della UYBA fin sul palco di Sanremo. Si ripartirà da lei.
MARTINEZ 7: partita piano, fermatasi sotto Natale per un problema alla spalla che ha fatto tremare la UYBA, la dominicana è sbocciata come un fiore alla fine dell’inverno. Al suo primo anno in biancorosso e al suo secondo in Italia (l’anno scorso era a Bolzano), la 20enne numero 8 è stata un diesel nel motore bustocco, ma, una volta, ingranato, ha dato prova delle sue grandi doti fisiche e delle sue indiscusse qualità che, se coltivate adeguatamente, la potrebbero portare ad essere tra le migliori schiacciatrici nel panorama mondiale. Potente e coraggiosa in attacco, dotata di un servizio in salto (da migliorare, ma la stoffa ce l’ha) e che ha buoni tempi di salto a muro, Martinez ha totalizzato in campionato 368 punti ed è stata la seconda marcatrice bustocca (40,1% in attacco). Forse a causa della sua giovane età, non si è rivelata costante nelle prestazioni e, a picchi, ha fatto seguire battute d’arresto piuttosto evidenti come quelle delle ultime 4/5 gare stagionali in cui è mancata la Martinez a cui ormai il pubblico si era abituato. Con anche lei a pieno regime, forse ora la Coppa Cev sarebbe esposta in bacheca a Busto Arsizio.
VASILANTONAKI 6,5: la stagione della greca è stata purtroppo influenzata dal grave infortunio (frattura del quinto metatarso del piede sinistro) patito il 12 novembre scorso a Bergamo contro la Foppapedretti. Out per più di 3 mesi, poco alla volta ha recuperato la condizione fisica ed è risultata un cambio indispensabile nel tour de force finale dell’annata bustocca. Sostituta di Diouf come opposto oppure sostituta di Martinez o Fiorin in posto quattro, Vasilantonaki non si è mai tirata indietro e si è fatta apprezzare in modo particolare nel doppio confronto contro il Saugella Team Monza negli ottavi dei playoff scudetto e nella finale d’andata di Coppa Cev contro le russe della Dinamo Kazan.
FIORIN 6,5: arrivata in biancorosso in extremis per rinforzare il reparto schiacciatrici, si è rivelata a dir poco fondamentale e, dopo Signorile, è stata la giocatrice più utilizzata da coach Mencarelli (26 partite e 90 set solo tra campionato e playoff). Forse perchè la più matura d’eta (classe 1984), Fiorin è stato l’elemento di maggiore esperienza nella rosa biancorossa e questo si è visto anche per il suo modo di giocare: in attacco ha prediletto i mani out e i colpi d’astuzia negli spazi lasciati dalle avversarie (la sua percentuale in attacco non è elevata: 27,3%), mentre in ricezione ha dato equilibrio e ha aiutato in modo indispensabile in seconda linea dove ha difeso con il 31,3%. Le sue giocate non sono mai state appariscenti, ma l’apporto alla causa è stato rilevante. Da senza squadra a titolare in pochi mesi: è questa la parabola di Valentina che ha difeso il suo posto anche una volta rientrata Vasilantonaki.
NEGRETTI 6,5: aggregata quasi per caso alla prima squadra, la 17enne comasca poco alla volta è entrata stabilmente nelle rotazioni di Mencarelli in seconda linea e in battuta. Si è dovuta abituare ad subentrare in corsa e a freddo si è calata appieno in questo suo ruolo. Di lei si ricordano gli applausi a scena aperta per qualche ottima difesa, magari in sequenza una dopo l’altra, e per i due ace consecutivi messi a segno nel quarto set della finale di ritorno di Coppa Cev contro la Dinamo Kazan, purtroppo poi vanificati dalla rimonta russa.
MONETA 6: utilizzata soprattutto in seconda linea e a servizio, la 26enne nata a Tradate ha trovato meno spazio in attacco dove è stata utilizzata a sprazzi e quasi solo a risultato acquisito o in situazioni di emergenza. Alla sua prima stagione intera in A1 (nel 2013/14 ad Ornavasso è rimasta fino a gennaio), ha totalizzato 31 punti di cui 24 in attacco (31,2%) e 7 in battuta e ha chiuso con il 37,8% in ricezione.
LIBERI
SPIRITO 6,5: è una vera combattente: subito l’ennesimo grave infortunio al ginocchio in estate che, per altro, le ha precluso la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, Ilaria ha recuperato la forma ottimale e ha fatto il suo debutto il 15 dicembre. E’ stata spesso alternata a Witkowska, che era partita con i gradi della titolarità, fino a esserle preferita e poi ad alternarsi con la polacca tra Coppa Cev (Witkowska) e campionato (Spirito). Più leader di Witkowska e più pronta in difesa (grandissima la difesa-rovesciata di piede contro Casalmaggiore in gara-1 dei quarti di finale dei playoff scudetto), chiude l’annata con il 41,2% in ricezione.
WITKOWSKA 6: alla prima esperienza fuori dai confini della sua Polonia, Agata ha avuto un ottimo impatto con la realtà del nostro campionato ma, con il passare del tempo, invece di confermarsi, si è un po’ spenta e persa. Via via spesso le è sempre più stata preferita Spirito e si è ritagliata il ruolo di libero di Coppa Cev. Difficilmente si vedrà di nuovo l’anno prossimo.
IL COACH
MENCARELLI 6,5: la sua seconda stagione a Busto Arsizio, come del resto quella scorsa, non è stata una passeggiata perchè ha dovuto gestire più volte una nave che sembrava andare alla deriva. Dopo un inizio incoraggiante (6 vittorie di fila in campionato dalla 2^ alla 7^), la sua squadra ha come perso la bussola e ha smesso di dare segnali di crescita e miglioramento da lui invocati più volte. Messosi alle spalle un lungo periodo buio e incassata la fiducia del presidente Pirola dopo il ko sanguinoso contro il Club Italia del 4 febbraio, ha traghettato le sue ragazze verso lo sprint finale che ha fruttato alla UYBA il secondo posto in Coppa Cev, ma anche la prematura eliminazione nei playoff scudetto (ai quarti di finale). Il suo compito non è stato facile: è innegabile, infatti, che i ripetuti infortuni abbiano condizionato la sua formazione durante le partite ma anche e soprattutto in allenamento: una dopo l’altra ha perso Spirito in estate, ancora prima di iniziare la stagione, poi Vasilantonaki, Martinez, Diouf, Pisani, Stufi e all’ultima giornata anche Signorile hanno avuto problemi. Un percorso, dunque, piuttosto irto di ostacoli quello del timoniere della UYBA, ma in cui Mencarelli ha cercato di mantenere la lucidità necessaria. Ha un altro anno di contratto e dovrebbe essere lui a sedersi ancora sulla panchina biancorossa.
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Laura Paganini
(foto di Ilaria Baldoin e Alessandra Molinari)
