Ci siamo! Quasi. Prossima fermata Ciliverghe (domenica ore 16, stadio “Sterilgarda”) per Gara 1 della rutilante avventura playoff. La Pro Patria ci arriva sullo slancio di 7 punti (e altrettante reti) in 3 partite con Javorcic in panchina. Basterà lo Spalato Power per mettere a nanna la premiata ditta Bertoncelli/Galuppini?

Darfo procurato. L’epilogo stagionale allo “Speroni” è stata una pura formalità. Botta e risposta in avvio e partita in ghiaccio dopo un quarto d’ora o poco più. Così, il 3-1 con il Darfo non entrerà certo nel Pantheon dei successi biancoblu. Ma è stata l’intera 34^ giornata a fornire sviluppi narrativi scontatissimi. Nessun pareggio, sconfitta per le prime 4, vittoria per le ultime 4, 6 punti raccolti dalle prime 9, addirittura 21 dalle ultime 9. In ossequio alle esigenze di classifica, domenica il Girone B è girato al contrario.

Anghingò tre pappine sul comò. A scaldare la platea ha comunque provveduto Marito Santana con amarcord degli anni ruggenti e tripletta a corredo. Il patagonico ha raggiunto quota 12 sfiorando le 13 marcature di Matteo Serafini (ultimo in doppia cifra) del 2014/2015. L’ultimo triplettista tigrotto era stato invece Luca Giannone: 19 gennaio 2014, 3-2 al Savona con hattrick (appunto) dell’attuale trequartista del Fondi.

Non avrai altro Ivan all’infuori di me. Il derby degli Ivan l’ha messo in saccoccia Javorcic a scapito dell’ormai serenissimo Del Prato. Ma al di là degli incroci anagrafici, l’impatto dello spalatino è stato indiscutibile. Una carezza (“Complimenti alla squadra. Non era una gara semplice”), in un pugno (“A Ciliverghe avremo la forza della nostra storia alle spalle”). Una bella scoperta. In attesa (nessuno si offenda), di gare più probanti.

Biscotto e mangiato. Quante probabilità ha il Dro di battere il Monza a domicilio? Poche. Forse nessuna. A meno di non trovarsi all’ultima giornata con motivazioni (e necessità di punti) esattamente opposte. Trentini salvi grazie al calendario, insomma. Nessuno scandalo, semplice cronaca. La seconda sconfitta stagionale della capolista (entrambe al “Brianteo”) ha regalato al Pontisola il titolo (virtuale) di migliore formazione casalinga del girone: 38 punti. Comunque non sufficienti a raggiungere la Pro Patria (e i playoff) nonostante le 6 vittorie nelle ultime 7 partite.

Io vorrei…non vorrei…ma se vuoi. Magari non serviranno a nulla. Ma i playoff vanno comunque giocati. In gara secca ed esito certo (90’ più eventuali altri 30’, poi, in caso di parità, passa chi gioca in casa). Menu delle semifinali che oltre a Ciliverghe Pro Patria mette in cartellone Pergolettese Virtus Bergamo. Ma se le risalite sono in dubbio, le discese ardite sono invece assicurate. Nella doppia sfida di playout (andata e ritorno) Lecco Olginatese e Levico Scanzorosciate decideranno chi andrà a fare compagnia in Eccellenza a Fanfulla e Virtus Bolzano.

Sarti, Burgnich, Facchetti… Alzi la mano chi è in grado di snocciolare la formazione titolare della Pro Patria! Con Bonazzi in panca (31 partite e 29 undici differenti), impossibile. Con Javorcic, praticamente ovvio. Tre partite e un solo cambio in distinta (Cappai per Gherardi). Così (a occhio e croce), anche domenica non si andrà lontano dalla squadra anti-Darfo. Unico apparente dubbio, il partner di Santana in attacco. E le parole del tecnico biancoblu (“Mi faccio una colpa di non aver trovato un posto in squadra per Gherardi”), hanno avuto tutta l’aria dell’excusatio non petita.

Full Metal Ciliverghe. Miglior attacco in assoluto (75 reti, 25 più della Pro Patria), miglior attacco casalingo (42), primo e secondo marcatore (Galuppini 22, Bertazzoli 20), una sola gara stagionale senza reti (0-3 con il Monza alla 13^), 2,47 reti a partita allo “Sterilgarda”. I numeri mettono un po’ di strizza perché la formazione tigrotta più di 2 gol li ha segnati solo 6 volte. Statisticamente domenica servirà la settima.

Maledetto il giorno che t’ho incontrato. La storia dice 10 precedenti nei playoff (tutti in Lega Pro e tutti in sfide di andata e ritorno) con 4 passaggi del turno (o vittorie in finale) e 6 eliminazioni. Nel dettaglio, in 20 gare giocate, 8 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte (4-1-5 in trasferta). Con la gara decisiva fuori casa 4 precedenti con 2 passaggi del turno (Novara 2002 e Pro Vercelli 2011) e 2 eliminazioni (Lumezzane 1996 e Salò 2011).

Pittore ti voglio parlare. A dispetto delle premesse, quello andato in scena domenica al “Rigamonti-Ceppi” è stato il remake di “Fight Club“. Lecco – Pergolettese 2-1, punteggio idealmente ribaltato dal Giudice Sportivo. 1.800 euro di multa al club bluceleste per intemperanze assortite dei suoi sostenitori; squalifica fino al 12 giugno per l’allenatopittore cremasco Pierpaolo Curti (“Per avere, al termine della gara, aggredito verbalmente e fisicamente un tesserato della società avversaria ferendolo al volto“), e per un turno al vice Tiziano Lunghi. Domenica contro la Virtus Bergamo i canarini dovranno inventarsi un sostituto in panca.

Giovanni Castiglioni