La finalissima, contro Scuola Basket Faenza, per giocarsi la promozione in A2 è per il Varese Basket Femminile soprattutto un atto liberatorio. Per cancellare un passato non esattamente fortunato. Per vivere con serenità il presente. Indipendentemente da come andrà a finire.
“La finalissima sfugge a tutte le regole e interpretazioni perché, poche storie, è difficile per definizione e – dice Lilli Ferri, coach di Varese -, lo sarà tanto di più sapendo che di fronte avremo Faenza, una squadra importante, costruita per vincere. Faenza, infatti, oltre a schierare una “stella” come Simona Ballardini – guardia-ala piccola classe 1981, ex serie A e Nazionale -, per non farsi mancare niente nelle ultime settimane ha firmato anche Marija Eric, playmaker di origine serba, classe 1983, a sua volta ex del campionato maggiore. Una coppia di giocatrici esperte, con classe e talento, che saranno chiamate a trascinare un gruppo molto buono nel quale fanno bellissima figura anche le sorelle Morsiani, ala grande e centro, le guardie Coraducci e Moriconi e altre ragazze che escono dalla panchina con il compito di allungare le rotazioni e produrre qualcosa di buono su due lati del campo”.
Ballardini, però, “una e trina”…
“Simona è ovviamente la giocatrice di maggior caratura tecnica e, a dispetto dell’età e del doppio ruolo di giocatrice e allenatrice tiene il campo sempre in maniera fantastica dispensando numeri d’alta scuola. Tuttavia – continua Ferri -, sarebbe sbagliato, o meglio, sarebbe troppo soffermarsi solo su di lei trascurando le sue compagne che, come ho già detto, sono tutte in grado di diventare protagoniste della partite. Quindi, dovremo lavorare di squadra contro una squadra, senza puntare su nessuna faentina in particolare. Sarebbe un errore incanalare la serie su questi binari”.
Pronostico?
“Se dovessimo dar retta ai pronostici di SNAI che ci dà perdenti 10 a 1, sabato anziché scendere sul parquet faremmo meglio a puntare cinquanta chilometri più ad Est e andare direttamente al mare. In realtà penso, mi auguro, andrà in scena una serie apertissima anche se la formula, andata e ritorno, non mi convince per niente e personalmente avrei preferito un’eventuale bella in campo neutro. In questo caso invece ragionare sui punti di vantaggio da gestire o da recuperare è troppo condizionante e, comunque, non adeguato ad una finalissima. Pertanto, dico che per battere Faenza, e il pubblico del PalaBubani, impianto dove saremo 20 contro 1000, dovremo giocare una serie perfetta e, addirittura, in gara-1 per le considerazioni fatte in premessa dovremo superare anche il concetto di perfezione per crearci un gruzzolo di vantaggio sul poi ragionare in vista di gara-2”.

 

SERIE B – FINALISSIMA PLAYOFF
Gara 1 – sabato ore 20.30
Scuola Basket Faenza-Varese Basket Femminile

Massimo Turconi