20 giugno 2016. In un’affollatissima sala stampa dello “Speroni” il non ancora vice presidente Nazareno Tiburzi e l’appena nominato Direttore Generale Salvatore Asmini officiano alla presentazione del nuovo responsabile del Settore Giovanile biancoblu Giorgio Scapini. L’appello del neo DG è accorato: “Dateci fiducia, ve lo chiedo con il cuore”. A distanza di meno di un anno, quelle parole suonano beffarde. Asmini ha rassegnato le dimissioni il 14 maggio, Scapini è stato “liberato” solo ieri. E, nel conto, va messo anche l’altro dimissionario Massimo Tribuzio (Segretario del SG). Evidentemente quella fiducia (almeno da parte della proprietà), non è arrivata.

Perché il progetto tigrotto perde i pezzi? Spending review. Per tutti. Nessuno escluso. Concetto già espresso qualche giorno fa e ora chiaramente sotto gli occhi di tutti. Il budget verrà rivisitato in tutte le sue voci per garantire a Sandro Turotti e alla prima squadra risorse necessarie ad un campionato (quantomeno nelle intenzioni) di vertice. Un taglio qui, un altro là. Come un Cottarelli qualsiasi. Con una sola figura apparentemente non coinvolta dal rimpasto in atto: proprio il DS biellese. Fino a prova del contrario, autentico centro di gravità permanente della Pro Patria prossima ventura.

Sempre nella conferenza stampa di cui sopra, Salvatore Asmini dava conto nel nuovo corso di via Cà Bianca:  “Da quest’anno prima squadra e settore giovanile saranno una società unica. Ci sarà discontinuità con la precedente gestione”. Chiaramente, gli undici mesi trascorsi nel frattempo, hanno consigliato una brusca inversione di marcia. La società sarà magari anche la stessa. Ma ognuno dovrà far quadrare (di suo) il bilancio. Tanto che il prossimo responsabile (la cui identità verrà svelata entro un paio di giorni) avrà come obiettivo quello di far camminare il Settore Giovanile sulle proprie gambe. Chissà, forse anche portandosi qualche sponsor nello zainetto. Sintesi brutale. Ma non lontana dalla realtà attuale.

La verità è che il flop della stagione appena conclusa ha lasciato una cicatrice profondissima. Sportiva ed economica. E una volta respinte le avances del binomio Galli/Simonini, a Patrizia Testa non è restato che affrontare la salita col proprio passo. Perché cercare soci e non padroni è un’irrinunciabile condizione di indipendenza. Ma la solitudine ha anche un’altra (onerosissima) faccia della medaglia.

Solo il 12 maggio scorso, il sito ufficiale biancoblu annunciava così l’incombente Gazzetta Summer Camp: “Calcio Summer Academy: Stage calcistico rivolto a giovani atleti di età compresa tra i 6 ed i 13 anni. Coordinato da Giorgio Scapini, avrà luogo presso lo Stadio Carlo Speroni dal 19 giugno al 23 giugno e dal 26 giugno al 30 giugno“. Forse, un po’ di prudenza non sarebbe guastata.

Giovanni Castiglioni