Il lieto fine di questa storia è una boccata di aria fresca per i tifosi biancorossi. È un caso che forse non c’è stato o che comunque è rientrato grazie alla ragionevolezza delle parti in causa. Pallacanestro Varese e Giancarlo Ferrero hanno deciso di proseguire assieme, continuando un percorso come quello dell’ala mancina che ha saputo diventare uomo simbolo della rinascita varesina nella passata stagione. Il biennale firmato dal piemontese, comunque, prevede una possibilità di uscita nella prossima estate.
Una conferma importante sul piano umano ancor prima che su quello tecnico, ma che nello scacchiere della Varese che verrà costituisce per Caja un’opzione tattica in grado di garantire quella varietà di assetti che sembra la pietra angolare del roster che si sta componendo. Ferrero, esattamente come il pariruolo Stan Okoye, può ricoprire due diverse posizioni in base alle esigenze e porta in dote agonismo ed energia.
È proprio grazie a queste sue caratteristiche che Ferrero, nella passata stagione, ha impresso una svolta al campionato suo e di Varese. Da panchinaro a titolare con grinta e tenacia, rappresentando per il suo coach una valida opzione da alternare con Kristjan Kangur in base alle esigenze. In una squadra che sprofondava nei bassifondi della classifica e che sembrava spenta, Giancarlo ha rappresentato una scintilla che ha coinvolto ed entusiasmato tutto il pubblico del PALA2A.
Non solo: la permanenza di Ferrero nella Città Giardino è il primo passo nella costruzione di un reparto italiani che, come abbiamo detto, potrebbe non essere particolarmente centrale nel progetto biancorosso. Ferrero è sicuro di avere uno spazio in rotazione, così come dovrebbe avercelo il playmaker di riserva che verrà selezionato da Coldebella e Caja.
Tra i nomi che sono trapelati negli ultimi giorni, ci sono quelli di Matteo Tambone e Marco Spanghero. Il primo, classe ’94, è reduce da due ottime stagioni in Legadue; il secondo, classe ’91, non ha inciso a Brindisi nella stagione appena conclusa ma aveva dimostrato il suo valore nella massima serie (soprattutto al tiro pesante) con Trento due anni fa.
Per completare il parco tricolore, Varese potrebbe affidarsi agli atleti di casa Manuel Rossi e Gianmarco De Vita, oltre che su un innesto proveniente dall’esterno (per esempio Giacomo Maspero, comasco, che ha giocato l’ultima stagione a Recanati). Rossi, frenato da un infortunio nell’annata appena conclusa, si era saputo ritagliare un piccolo ruolo nelle gare contro Pistoia, Sassari e Avellino del primo anno di Moretti.
Filippo Antonelli