Reduce dal suo ultimo successo, arrivato lo scorso weekend al Valli Ossolane in compagnia del navigatore Fulvione Solari, col quale aveva già trionfato a marzo al Rally Dei Laghi, Andrea Crugnola, pilota varesino classe 1989, si appresta a vivere un altro weekend intenso, stavolta in Svizzera. “Sono stato ingaggiato – ci racconta -. Il mio copilota sarà una ragazza di Lugano che mi ha chiesto di gareggiare insieme per poter vincere in casa sua. Non sarà facile anche perchè tra gli avversari ci sarà il varesino Giò di Palma”. Appuntamento al Rally Internazionale del Ticino che si svolgerà tra venerdì 23 e sabato 24 giugno con partenza da Chiasso e tradizionale arrivo sul lungo lago di Lugano.
L’appuntamento più importante per Crugnola è la prossima gara del campionato prevista il 7 e 8 luglio quando in provincia di Arezzo si disputerà  il Rally del Casentino. La chiusura sarà la Coppa Valtellina (22-24 settembre) che avrà un coefficiente superiore.

crugnola solariCrugnola torna per un attimo al doppio successo ottenuto con Solari: “Sono molto contento, mi sta dando una grande mano anche in ottica dei campionati con al mio fianco Michele Ferrara, il mio solito copilota. Con Fulvione la parola d’ordine è divertimento. Poi c’è anche la parte sportiva e la voglia di vincere, ma questo arriva dopo. Prendiamo le gare con un pochino più di filosofia e forse il segreto è proprio questo”.
Il primo successo della coppia è arrivato nel Varesotto: “Vincere con lui è stato bello ed emozionante. Vincere il Rally di Varese era il suo sogno da quando era piccolo, non ci era mai riuscito e vivere in prima persona la sua emozione mi ha toccato particolarmente”.

Come è nata la sua passione per i motori? “Mi è stata trasmessa da mio papà che correva a livello amatoriale. Sono stato sempre a contatto con l’ambiente motoristico e a 8 anni ho voluto provare per la prima volta il kart senza che me lo ha imposto nessuno”. E mamma Lorella non ha paura? “All’inizio sì, oramai non più. Diciamo che ci si è abituata”.

Qual è stata l’emozione più grande in carriera? “Ne ricordo due – ci dice -. La più forte quella al Rally Du Valais in Svizzera nel 2014 quando è arrivata la mia prima vittoria in una gara internazionale, all’ultima curva della prova c’erano mio papà e mio fratello Cristiano e nel vederli ho provato un’emozione grandissima che mi rimarrà sempre. Indimenticambile anche la vittoria del campionato del mondo WRC3 in Germania”.

Obiettivi e sogni? “Prima di tutto penso a vincere il campionato al quale sto partecipando; la speranza è quella di diventare pilota professionista a tutti gli effetti, ma è dura. Quando non sono in pista lavoro con mio papà che è tappezziere e abbiamo un’attività. Poi faccio anche da tutor ai ragazzi che corrono e infine ho anche un contratto con sky come telecronista tecnico del Mondiale di rally. Diciamo che sono abbastanza impagnato, ma i motori sono la mia vita”.

Elisa Cascioli