Conclusa la sua esperienza alla Pro Patria, non senza polemica, Giorgio Scapini, direttore sportivo specializzato nello scovare giovani talenti, è sul mercato e pronto a sposare nuovi progetti. Tempo fa ha gentilmente declinato l’invito di Sean Sogliano, ex ds biancorosso, di raggiungerlo al Bari. E adesso? Contatti aperti con due società, da un lato la Bustese che sta cambiando volto rinnovandosi completamente e che tra le new entry ha Stefano Amirante, avvocato dell’ex patron del Varese 1910 Antonio Rosati, nel ruolo di direttore generale.

IMG_9852Non solo. Attualmente c’è un dialogo aperto anche con l’Insubria Calcio, uno dei principali settori giovanili della zona, centro tecnico di formazione Milan che con i 2004 ha trionfato al Vismara Cup. “C’è stata una semplice cena Gianluca Zanzi” ci conferma Scapini, vicepresidente del club guidato da Luciano Pozzolini. “Abbiamo parlato in amicizia” aggiunge.

“Io non voglio perdere tempo, per me i giocatori non vanno presi ad agosto, cerco qualcuno che crede e capisce questa filosofia di fare calcio. Ho bisogno di campi e di allenatori per fare le cose in modo decoroso” questa la visione di Scapini. “Chi si affida a me deve credere in un progetto a lunga durata perché il Settore Giovanile dà i frutti sul lungo periodo, serve pazienza. C’è chi lo vede solo come una spesa, invece i giovani sono l’unico capitale che una società possiede. Se di pretendono risultati immediati non si va da nessuno parte”.

Sulla rottura con la Pro Patria dice: “Tutto sommato è stato un anno positivo; l’estate scorsa mi hanno detto che si ricominciava con fiducia, poi nel corso della stagione sono emerse visioni differenti e c’è stato un addio amaro. Abbandonare dispiace sempre, ma le vedute devono coincidere”. Un addio che è seguito dopo quello al Varese come ds della prima squadra: “Non sono rimasto perché non avevo il minimo indispensabile per fare le cose in un certo modo. Recentemente non ho avuto alcun contatto con i biancorossi”. Passando all’attualità? “Non so ancora cosa farò, sono in attesa di novità, ma potrei fare un altro anno sabbatico”.

Nella Juniores del Varese si sono messi in mostra un paio di giocatori: “Il difensore Zecchini è molto bravo e lo stesso discorso vale per Mauro. Quando siamo ripartiti in Eccellenza, nel 2015, abbiamo presi ottimi 2000, ragazzi interessanti e da coltivare. Siamo riusciti a fare qualcosa di positivo”.
In prima squadra si sono messi in mostra Lercara e Simonetto, due prodotti del vivaio: “Li definisco i miei cuccioli. L’anno che li abbiamo presi, il procuratore voleva renderli liberi alla fine di ogni stagione, invece i ragazzi si sono impuntati dicendo che non gli interessava liberarsi dal Varese. Questo fa loro grande onore. Chi cresce con una maglia addosso, quando arriva in prima squadra è una garanzia. Da chi viene dal settore giovanili puoi solo aspettarti il meglio”.

Elisa Cascioli