Christian Terlizzi, 38 anni il prossimo 22 novembre, ha collezionato più di 300 presenze tra i professionisti e di queste solo 3o in maglia biancorossa nella stagione 2011-12, eppure Varese gli è rimasta dentro. “Non so dirti nemmeno io perchè – attacca Terlizzi -. A casa il piccolo di famiglia, Edoardo, lo chiamiamo ‘il varesino’ perchè è nato lì il 3 novembre del 2011. Di soddisfazioni nella mia carriera ne ho avuta tante, pure di cazzate ne ho fatte tante, ma non ho nessun rimpianto, nessun rammarico… tranne uno: quella maledetta finale con la Sampdoria che ci ha tolto la Serie A. Forse è per questo”.

2 giugno 2012 Verona - Varese: TerlizziSpiegati meglio. “Quest’ultima annata l’ho passata a Trapani allenandomi dal lunedì al venerdì. Avevo ancora un contratto da onorare che avevo spalmato, sapevo che il sabato non sarei mai stato convocato, non mi hanno neppure fatto la maglia che ti avevo promesso. Una situazione non certo ideale per chi ama giocare a calcio, ma ero tranquillo, sereno; invece quando penso a quelle due finali playoff mi monta un nervoso che… E’ stata una grande annata, eravamo un grande gruppo e meritavamo la promozione”.

Hai già deciso cosa farai da grande? “Ho fatto il corso per allenatori Uefa B e proprio in questo weekend avrò gli esami. Spero di riuscire a trovare una squadra per la prossima stagione, mi piacerebbe essere ancora protagonista per un anno. Non mi importa la categoria, mi basta essere coinvolto dove c’è un progetto serio, dove tra dodici mesi potremo stabilire insieme il mio futuro dopo aver appeso le scarpe al chiodo”.

Quindi ti vedi allenatore? “Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, mi sento portato per fare l’allenatore, ma anche come direttore sportivo non mi vedrei male”.

Se ti dico New Team? “E’ la Scuola Calcio che ho creato un anno fa con Luca Piazza, preparatore del Palermo. Mi piace un sacco, avevo pure contattato Marco Caccianiga, l’avrei portato qui volentieri, ma so che sta rientrando al Varese”.
“Prima di chiudere – ci dice Terlizzi -, caro il mio pelatone, un compito però te lo do io – . Organizza per giugno dell’anno prossimo un’amichevole allo stadio tra il Varese di oggi e la squadra del 2011-12, per te sarà un gioco da ragazzi. Ti faccio una promessa: ti metto in panchina ad allenare, tanto Maran-Maraner-Marocco suona benissimo…”
Sfida raccolta, ci adopereremo…

Michele Marocco