Domenica ripartirà il girone di ritorno e il Varese è impegnato in una piazza cara al tecnico Castori, quella di Ascoli, squadra con la quale il tecnico ha ottenuto una salvezza nella stagione 2010/2011 per poi essere esonerato lo scorso anno. Il tecnico di Tolentino, che già a Cesena ha ricevuto un “bentornato” speciale con tanto di targa ricordo, non sa che tipo di accoglienza aspettarsi. “Uno raccoglie ciò che semina, staremo a vedere – dice il mister a riguardo -; è una partita difficile e non voglio spostare l’attenzione su quella che può essere la mia situazione personale. Quello che posso dire è che Ascoli è una piazza molto calda e riconoscente. La società ha una storia importante e c’è grande passione per il calcio. L’ambiente stesso spinge verso i campionati importanti, ha una tradizione vera e autentica e si respira una passione viscerale. La squadra? Forte e pericolosa. Ha irrobustito un organico già collaudato. Zaza è un giocatore importante per la B che ha i numeri per diventare un campione di alto livello. Soncin e Feczesin sono giocatori di esperienza, ma la forza dell’Ascoli rimane comunque l’ambiente”.
La formazione marchigiana si schiera con una difesa a 3 che poi diventa a 5 con gli esterni che si abbassano in fase di copertura, che strategia adotterà il Varese? “Scendiamo in campo per fare il nostro gioco – risponde Castori -, quello degli altri ci interessa poco, difesa a 3, a 4 o a 5 ci interessa poco. Puntiamo sui nostri ritmi di gioco indipendentemente dall’avversario. Finora il nostro approccio è stato spesso giusto, la nostra mentalità è oramai consolidata. La sconfitta di Crotone è dipesa solo dagli episodi. Nelle ultime cinque partite abbiamo preso un solo gol al 90’: significa che sotto l’aspetto della gestione, della fase di non possesso abbiamo migliorato. Ma ogni partita ha la sua storia”.
Castori è soddisfatto del percorso della squara: “Siamo quarti in classifica con una gara da recuperare, la partita con il Grosseto mi sento di dire che è vinta. Mi sembra un bottino eccellente, dobbiamo proseguire. E’ presto fare bilanci, c’è ancora tutto un girone di ritorno da giocare”.
Il non aver giocato contro il Brescia a causa della nebbia come ha influito? “Secondo me ci ha svantaggiato – spiega l’allenatore del Varese -: è vero che non abbiamo giocato, ma eravamo comunque pronti, negli allenamenti non abbiamo caricato e non avendo programmato di non giocare, abbiamo perso il ritmo. In più abbiamo Ebagua squalificato che sarebbe servito in una partita come questa”.
Il gruppo dovrà nuovamente rinunciare a Carrozzieri e Lazaar che torneranno disponibili soltanto dopo la sosta. Il centrale di difesa è ancora a riposo, mentre il giovane esterno continua il lavoro differenziato. Rientrerà Martinetti che ha superato l’influenza.

Elisa Cascioli