Simone Moretti è tornato al passato. L’ex attaccante biancorosso che ha realizzato il sogno di indossare la maglia del Varese, anche se la stagione gli ha lasciato l’amaro in bocca, è tornato alla Folgore Caratese indossando di nuovo la maglia che aveva già vestito. Era il 2011/12 e realizzò 19 reti in 34 partite, in quella che fu la stagione più prolifica della sua carriera. Complessivamente sono 424 le presenze in carriera, farcite da 135 gol.

Nato il 5 febbraio 1983, vanta una grande esperienza in categoria. Varese, Biellese e Legnano gli fanno assaporare il professionismo, prima di passare in Serie D in cui indossa le maglie di Solbiatese e Orbassano. Successivamente c’è l’approdo nella Serie B svizzera con il biennio passato a Chiasso, dove ha realizzato complessivamente 12 reti. Il ritorno in Serie D è quasi definitivo: Moretti milita nel Seregno e nel Renate (in cui gioca quattro stagioni, una in Lega Pro la 2010/11), oltre che con le casacche di Pro Sesto, Caronnese, Varesina, Bustese e (nell’ultima annata) al Varese.

“Sono felice di essere tornato in un posto che conosco dove sono rimaste tante persone che ho potuto apprezzare nella mia precedente esperienza. Mi hanno chiamato e non ho avuto dubbi nell’accettare” queste le sue prime parole.
Sugli obiettivi dice: “Come la maggior parte delle squadre, in questo momento puntiamo a far bene; in D vince una sola e noi possiamo pensare ad un campionato nella parte alta della classifica. Questi discorsi lasciano però il tempo che trovano anche perché non si hanno ancora idea nel girone in cui si giocherà e, soprattutto, molte squadre sono ancora in allestimento”.
Potresti ritrovare il Varese da avversario: “Lo spero. Rimango varesino e lo sarò sempre, tornerei al Franco Ossola volentieri anche da avversario”.

Sulla passata stagione, metà alla Bustese e metà al Varese, commenta: “Il mio bilancio non può essere positivo per tanti motivi. A Varese l’obiettivo di squadra è stato solo sfiorato, non ho trovato tanto spazio, per questo cerco la rivalsa dopo un anno in chiaroscuro”.

Che idea ti sei fatto del Varese che verrà? “Farà una squadra molto competitiva come lo era anche l’anno scorso. Mi auguro faccia meno errori; in D li commettono tutti e chi ne compie di meno raccoglie i risultati migliori. Mi auguro che a livello di gestione societaria non ci siano problemi con strascichi che stiamo ancora vivendo. Penso che la tranquillità fuori dal campo sia un fattore determinante”.

Elisa Cascioli