Immancabili, in prima fila, a Varese e spesso anche in trasferta, rigorosamente colorati di bianco e rosso. Ogni volta è come una cerimonia. Un saluto alle quote rosa della famiglia, moglie e sorella, e poi via verso Masnago o dov’è possibile raggiungere la Cimberio. Gabriele Cavaleri non vedente a causa di una malattia degenerativa vive le partite dei biancorossi ascoltando la cronaca del figlio Antonio con il sottofondo dei cori, delle disapprovazioni e degli applausi del pubblico.
“Mio figlio è bravissimo – racconta Gabriele – la mia vista è lui. E’ grazie a lui se posso continuare a vedere la Pallacanestro Varese”.
Per Varese avete tradito la vostra provincia di residenza.

“Io e il mio papà amiamo lo sport – interviene Antonio – Abitiamo con la mia mamma e la mia sorella a Villa Cortese. Tifiamo per Villa e per l’Inter ma quando si parla di pallacanestro non c’è discussione: forza Varese!”
Siamo alla fine dell’anno. Per giornalisti e giornali è tempo di pagelle.

“Quella della Cimberio è facilissima. 10 con lode a tutti! Vescovi e i suoi collaboratori hanno lottato come leoni per non far morire il basket a Varese. E con loro l’allenatore e la squadra, senza dimenticare la famiglia Cimberio e il pubblico. Il derby con Milano sembrava di giocare in casa. Siamo tornati a casa senza voce ma con una gioia immensa. Grandi tutti!”
Voi siete seduti ad un passo da Vitucci. Siete di quelli che urlano consigli al coach?

“Ci mancherebbe altro! Vitucci è bravissimo e non ha bisogno dei nostri consigli”.
“Di la verità!”,  rimbrotta papà Gabriele.
“Beh si, quando vedo gli avversari sono un po’ troppo vicini gli urlo di chiamare un time out. Tutto qui”.
Va bene bravi tutti ma ci sarà qualcuno che ti spinge a descrizioni più appassionate.

“Polonara e Dunston. Sono devastanti! Ad ogni loro ‘numero’ salto in piedi e mi tiro dietro il papà!”
Gli addetti ai lavori sono concordi nel dire che nel momento caldo della stagione le favorite della vigilia si riprenderanno…

“Sarà. Noi invece siamo convinti che sia il nostro anno. I giocatori lottano su ogni pallone fino alla sirena. Con Cremona, a dieci secondi dalla fine De Nicolao ha schiaffeggiato una palla fuori campo anticipando un avversario dopo una corsa a tutta di 20 metri. La domenica prima a Milano c’era mezza squadra in una cosa che non si può dire eppure sembrava che il virus intestinale l’avessero quelli dell’Armani. Abbiamo sconfitto anche i Maya! La fine del mondo siamo noi! Insomma noi e tutti i tifosi come noi ci crediamo”.
Quali migliori protagonisti per gli auguri alla Pallacanestro Varese e ai suoi tifosi.

“Tanti auguri di buon anno a tutti, società, squadra e tifosi. Anche nel 2013, fino alla fine forza Varese!”

RB