Renato è tornato. Dopo due anni densi di soddisfazioni – un campionato di C Gold vinto a Bernareggio come assistente di coach Cardani e una buonissima esperienza come coach nelle giovanili dell’Olimpia Milano -, Renato Biffi torna ad occupare una panchina, nella fattispecie quella del Basket Cislago, con i gradi di capo-allenatore.
“Come hai già sottolineato, dopo due stagioni trascorse ad altissimo livello nel Basket Bernareggio, sentivo il bisogno di rimettermi in gioco e – spiega Biffi, personaggio noto in provincia per aver allenato, in un recente passato, anche la Robur Saronno – assaporare di nuovo la panchina e le responsabilità da capo-coach. Mi ributto nella mischia con grandissime motivazioni e sono quindi grato ai dirigenti di Cislago per l’opportunità offerta”.

Torna in pista in un club che fino ad un mese fa sembrava sull’orlo di una fragorosa implosione: senza allenatori, senza giocatori e con un futuro nebuloso davanti.
“Invece, nel giro di poche settimane è cambiato tutto ed ora – continua Biffi -, grazie all’eccellente lavoro di squadra svolto insieme al presidente Ceriani e al general manager Lietti, possiamo dire di aver risollevato le quotazioni del club e allestito una formazione bella, solida che, credo, sarà certamente competitiva per la C1 edizione 2017-2018”.

Formazione costruita con chi?
“Siamo partiti dalla riconferma di Cattaneo, giocatore fondamentale e di grande valore per il mio gruppo, e del giovane Saibene. Accanto a queste due pedine abbiamo portato a Cislago giocatori in grado di offrire talento, esperienza, gioventù, dinamismo, atletismo, tantissima voglia di fare e di trovare affermazione in un contesto diverso. Sto parlando del playmaker Di Gianvittorio, lo scorso anno con me a Bernareggio; di Grampa, giocatore dotato di eccellente feeling col canestro che ha già mostrato belle qualità; Ponzelletti, giovane classe ’97 che dopo le stagioni da sparring-partner alla Sangiorgese cerca visibilità e spazio in categoria; Cafarra, altra giovane che ha fatto vedere buone cose a Garbagnate; Andrea Cappellari, lungo ben noto per aver già giocato a Saronno e Gazzada e infine Freri, giovane ala pivot che lo scorso campionato ha accumulato minuti di gioco tra Nerviano e Pavia. Per completare al meglio la squadra siamo ancora alla ricerca di un Under che nei nostri desideri dovrebbe arricchire il reparto esterni”.

Tutto ciò per quale traguardo?
“Difficile fare le carte “da fermo” ad un campionato tradizionalmente ricco di sorprese come la serie C1. Dalle notizie che circolano in questo momento sembra che almeno tre-quattro club siano decisamente attrezzati per il salto di categoria e che, dietro di loro, ci possa essere il consueto assembramento di squadre con valori più o meno simili. La nostra speranza, ma anche il nostro obiettivo, è quello di fare meglio dello scorso anno e provare a collocarci alle spalle delle cosiddette migliori”.

Come? O meglio: con che stile di pallacanestro?
“La mia è una squadra con un’età media piuttosto bassa e con tanti giovani a disposizione dovremo per forza di cose proporre un basket ricco di velocità, intensità per quaranta minuti e aggressività sui due lati del campo. In un torneo di “marpioni” come la C1 non sarà facile ma – conclude fiducioso il neo-tecnico gialloviola -, questa è l’unica strada tecnica che possiamo e vogliamo percorrere”.

Massimo Turconi