Dopo cinque anni di purgatorio, nei giorni scorsi la Triestina ha finalmente riabbracciato il calcio che conta, il calcio dei professionisti, quello che presto vorremmo rivedere anche a Varese: grazie alla rinuncia del Ciliverghe Mazzano, infatti, la società alabardata è stata ripescata in Serie C ed è stata inserita nel girone B della terza serie nazionale per importanza.

Tra coloro che si apprestano ad iniziare una nuova stagione che potrà far sognare una città intera, ci sono anche alcuni pezzi del puzzle che ha reso grande il Varese: Mauro Milanese, che a Trieste ricopre il ruolo di direttore sportivo, e Beppe Sannino che, dopo le dimissioni nell’autunno scorso da mister della Salernitana, si è rimesso in gioco e ha accettato la panchina del club triestino.

Ma non ci sono solo nomi grossi con un passato a Varese in quel di Trieste; c’è anche quello di Morgan Pedretti che, un giorno, chissà, diventerà qualcuno. Per ora Morgan è un giovanissimo portiere classe 2002 che è cresciuto con i genitori a Sesto Calende e che ha mosso i suoi primi passi nei Soccer Boys.
Prima attaccante, poi estremo difensore, Pedretti mostra fin da piccolo delle ottime qualità tra i pali tanto da essere contattato dal Novara che scommette su di lui e lo inserisce nella squadra dei Giovanissimi Sperimentali. Nel 2013 il passaggio al Varese Calcio con il benestare di mister Ermes Berton è cosa fatta, ma la società fallisce e da qui inizia il lungo peregrinare del ragazzo prima per la provincia (alla Pro Patria e al Verbano, in Eccellenza) e poi per l’Italia.
Dopo diversi provini arriva la chiamata del Latina: parte da solo per il Lazio, si allena, si impegna costantemente, si mette in mostra tanto che all’ultima giornata è aggregato alla squadra Primavera per la partita contro la Sampdoria pur avendo tre anni in meno dei compagni. Nel frattempo, tuttavia, la crisi di risultati e non solo del Latina (retrocesso sul campo dalla B alla Lega Pro e poi fallito) si fa sentire e Pedretti si ritrova senza squadra un’altra volta.
Deve ricominciare da capo, per lui c’è una nuova salita da scalare. Ma a tendere la mano, a credere in lui e nel suo talento c’è la Triestina che ridà speranza ed entusiasmo ad un ragazzo di 15 anni partito da Sesto Calende e che vuole arrivare lontano per inseguire il suo sogno.

Laura Paganini