Quello visto in campo sabato contro il Fiorenzuola è stato (con ogni probabilità) il trailer della stagione biancoblu. Almeno negli interpreti iniziali, selezionati da Javorcic dopo i primi 21 giorni di preparazione come ben più che aspiranti titolari. Nel dettaglio, Guadagnin in porta (fino al definitivo rientro di Mangano); Scuderi, Zaro e Molnar dietro; Chiarion, Disabato, Pettarin, Pedone e Galli in mezzo; Santana e Le Noci in avanti. Con Colombo (difesa), Gazo (centrocampo) e Gucci (attacco) in qualità di primi cambi. Ma attenzione anche alle crescenti quotazioni dell’ex Ciliverghe Mozzanica. D’altra parte, con 5 sostituzioni previste nella stagione entrante, il copione imporrà coprotagonisti. Non semplici controfigure.

Sul piano tattico, invece, le grandi manovre dello spalatino mettono sul tavolo parecchi scenari. Come il ricorso (quasi) sistematico alla difesa a 4 (o 3 e mezzo, secondo il suo stesso copyright). Un aggiustamento forzato sabato dall’aggressivo 4-3-3 emiliano e giustificato (forse) anche dalle caratteristiche di Molnar, per passo e indole vocato anche all’allineamento pari. In ogni caso, l’arretramento di Galli in fase di non possesso rende la squadra duttile alla bisogna consentendo a Disabato di fungere da cinghia di trasmissione con le due punte. Meccanismo sul quale (peraltro) il lavoro deve essere ancora perfezionato. Ma sull’esplosività della compilation d’attacco biancoblu (in attesa del ritorno in panca di Bortoluz), non è davvero il caso di dubitare.

Sia come sia, a mercato tigrotto (di fatto) chiuso il cast del campionato è (e sarà) questo. A meno di sorprese, per interventi in corsa (magari nel reparto arretrato) occorrerà attendere la finestra di dicembre. Sempre che la circostanza si dimostri necessaria. Nel frattempo, il 23-1 delle prime 4 uscite può confortare ampiamente le speranze bustocche. Quest’anno non ci si può proprio nascondere.    

Giovanni Castiglioni