E’ arrivato a Varese col borsone in mano due estati fa chiedendo una possibilità. L’ha ottenuta sfruttando subito la chance nel campionato di Eccellenza e promettendo scintille in Serie D. Lo scorso anno è stato però sfortunato a causa dell’infortunio, Federico Zazzi ha anche tentato la strada del professionismo, un mese fa, ma poi ha preferito tornare a Varese per potersi rilanciare a dovere.

A inizio luglio è andato in prova alla Triestina, ripescata in Serie C, allenata da Beppe Sannino, ma la sua esperienza in maglia alabardata si è conclusa al termine del ritiro: “E’ stata un’esperienza bella e appagante – ci racconta il centrocampista -. Mi sono misurato con gente di categoria superiore ed è stato emozionante. Sannino? Un bravissimo allenatore, molto tosto, una specie di martello pneumatico. Uno così ti aiuta molto a crescere”.
Il classe 1997 però, non è rimasto lì: “Mi sarebbe anche piaciuto, ma mi hanno proposto un contratto appoggiato ad un’altra società, rischiavo di giocare poco, la mia volontà era quella di riscattarmi e mi sono reso conto che dovevo farlo con la maglia del Varese. Ho detto alla società che volevo tornare a tutti i costi; sono felice di essere qui e pronto a dare tutto. Rifarei questa scelta 100 volte”.

L’obiettivo è quello “di stare bene fisicamente e di vincere. Sogno la Serie C e voglio raggiungerla con questi colori”.
Su mister Iacolino dice: “Ci siamo parlati nel momento in cui dovevo tornare e mi ha dimostrato subito grande fiducia. Sento che mi apprezza, mi trovo molto bene con lui e il mio compito è quello di dimostrare quanto ci tengo”.
Il suo “nuovo” ruolo è quello di mezzala nel 4-3-1-2: “L’ho già ricoperto ai tempi di Melosi quando giocavamo in 3 in mezzo al campo. Mi piace perché mi dà la possibilità di spingermi più in avanti”.

La squadra è cambiata molto: “In campo non è facile avere una sintonia perfetta sin da subito, ma in spogliatoio si è creato un bel gruppo. Siamo più giovani dell’anno scorso e che ha più esperienza ci aiuta molto”.
Cosa pensa del girone? “Ovviamente non vedo l’ora del derby col Como e mi piacerebbe giocare una sfida del genere. C’è grande rivalità tra le tifoserie e sarà una partita vera, molto sentita. Non sarà facile vincere, dovremmo lottare contro lo scorso anno. Caratese e Gozzano si sono attrezzate bene e poi ci sono anche i derby insidiosi con Caronnese e Varesina che vogliono sorprendere. Ci sarà da sudare”.

Elisa Cascioli