Il torneo che tutti gli appassionati di pallamano aspettano, dopo qualche mese di astinenza, inizia oggi: dalle 17:30 al via la 20^ edizione del Memorial Mario Tacca per le formazioni seniores maschili.

Per la Pallamano cassanese è una vera e propria festa vista la cifra tonda: ben 20 anni che questo Memorial si rinnova, diventando un appuntamento fisso, irrinunciabile e tanto atteso da tutti. Ma c’è un giocatore, che gioca il suo decimo Memorial con la maglia amaranto e che da ragazzino, veniva dalla Slovenia in Italia, con la sua squadra a giocare il torneo.

Lui è Obrad Rokvic, il giocatore, classe 1983,  dalle più svariate sfaccettature: efficace, potente, veloce e intelligente. Ma anche l’allenatore due volte Campione d’Italia nell’ultimo anno con le categorie giovanili under 14 (secondo anno consecutivo) e under 16. “E’ il mio 10° Memorial da giocatore del Cassano Magngo, ma già in passato, quando avevo 15 anni, venivo con la mia squadra originaria, RK Koper, a partecipare al torneo Tacca. Segnale che questa manifestazione ha avuto sempre fascino nell’ambiente della pallamano per il livello che si raggiunge; come quello che inizia oggi e finirà domenica nel tardo pomeriggio. Le squadre partecipanti sono tutte di buon livello, soprattutto ci sono i Campioni d’Italia del Bolzano, che garantiscono maggior qualità”. 

Ti aspettavi tutto questo? 
“Ovviamente no, come potevo saperlo? La vita mi dava un assaggio del futuro che mi veniva incontro e io camminavo verso di lui. Qui ho creato la mia famiglia con Silvia Beltrame e i nostri bambini, ho la pallamano. Ho trovato tutto. Con una famiglia che ho adesso e Massimo Petazzi, non cambierei niente”. 

Quando sei arrivato pensavi di fare tutta questa strada? 
“Io sono arrivato nel febbraio 2007, la squadra rischiava di retrocedere, abbiamo fatto di tutto per rimanere a galla e non abbiamo perso neanche più una partita. Poi una miriade di avventure, vittorie, sconfitte, gioie e amarezze, Scudetti e di nuovo a sudare in campo. Ci pensavo due notti fa… non ho più 10 anni davanti a me per giocare. L’emozione non finisce mai. C’è di tutto dentro”. 

E chi lo dice che non hai ancora 10 anni da giocare?
“Io fisicamente mi sento sotto i 30 anni, spero di andare avanti il più possibile”.

Tornando al Memorial, il mister ha dichiarato di voler vedere chi ha voglia di giocare, pensi che la squadra si pronta ad affrontare, almeno psicologicamente, tutto il campionato?
“Le fondamenta della squadra ci sono, abbiamo due nuovi giocatori – Popovic e Saitta – gli altri sono tutti giovani. E’ un’ottima occasione per vedere quanto ancora dobbiamo lavorare in certe determinate situazioni. Per adesso non siamo ancora pronti a livello tecnico-tattico come vorrebbe il nostro allenatore, però ci stiamo lavorando bene per arrivare il più preparati possibile alla prima di campionato e poi andare avanti per la nostra strada. Penso che questa stagione sia importante per tutti visto che la formula del campionato 2018/2019 cambierà. In teoria con la palla in mano dovresti sempre avere voglia di giocare e ovviamente cerchi sempre di vincere, credo che a noi non mancherà la voglia di giocare, poi come detto siamo ancora in fase preparativa. 

Mi auguro che gli amanti e non della pallamano vengano a vedere questa bellissima manifestazione e si godano lo spettacolo della Pallamano”.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Federica Scutellà
(foto Peo Moroni)