La presentazione di ieri della BPM Sport Management 2017/18 tra i tanti volti nuovi spiccava anche quello di Fabio Baraldi, giocatore che nell’ultimo anno ha fatto molto parlare di sé.
Varese-Bustese 02 baraldi“Pallanuotisticamente” parlando il suo recente passato lo ha visto indossare la calottina della Canottieri Napoli per 4 anni, ma quest’estate alla chiamata bustocca non ha saputo dire di no:E’ sempre stata la mia prima scelta, sono qui per vincere”, afferma senza indugi. Calcisticamente parlando, invece, l’ultimo anno è stato anche quello della fulminea presidenza al Varese Calcio: Fabio Baraldi il 16 marzo assume questa carica con molto entusiasmo, ma il 21 maggio decide di consegnare le sue dimissioni per l’impossibilità di conciliare la sua carriera con l’impegno biancorosso.
Vincere e convincere, come già detto ieri ai margini di una conferenza in cui tutta la squadra punta a fare definitivamente quel salto che possa vederla in cima al termine di questa stagione.
Voglio crescere professionalmente e penso di essere nell’ambiente giusto per farlo sotto tutti i punti di vistaprosegue Baraldi la BPM è diventata un fiore all’occhiello della pallanuoto italiana, e con questa formazione, visti i Baralditanti acquisti e di spessore, credo che il gap con le big Pro Recco e Brescia sia stato notevolmente ridotto, possiamo veramente far bene e toglierci tante soddisfazioni”. Aggiunge ancora:Qui ci mettono tutti il cuore a partire dal presidente Sergio Tosi che spende davvero l’anima per questa squadra e per questa società, è arrivato il momento di ripagarlo e di ripagare tutti quelli che ci credono, c’è un ottimo gruppo sia a livello umano che qualitativo, ritrovo anche alcuni compagni di squadra e nazionale come Gallo e Figlioli, e ciò non può che farmi ulteriore piacere, direi che siamo pronti per una stagione vincente”.
Non solo pallanuoto, però: nonostante l’esperienza varesina non abbia avuto il fine auspicato, il calcio resta un chiodo fisso, un argomento su cui Baraldi ritorna senza rimpianti, anzi con una carica ulteriore: “Nonostante l’esperienza con il Varese Calcio sia andata come tutti sappiamo, avrò sempre il Varese nel cuore perché l’accoglienza che mi hanno riservato fin da subito i tifosi è stata pazzesca e non smetterò mai di ringraziarli, purtroppo le mie idee ed i miei impegni non combaciavano con quelli della società e alla fine la scelta è stata inevitabile; a conti fatti sono contento che il mio passaggio sia servito per smuovere le acque, per ridare entusiasmo a delle persone che volevano mollare e ad una bella piazza, a cui auguro di tornare al più presto dove merita”. Non è da escludere una nemmeno una presenza allo stadio:Se andrò a vederlo? E perché no, sono ancora amico con Paolo Basile, che sento spesso, mi piacerebbe tornare al Franco Ossola”. Ma chi pensa che per il centroboa il calcio sia un capitolo chiuso, si sbaglia di grosso: “Il calcio è un mondo che amo da sempre e che seguo, ho sempre avuto l’obiettivo di entrare a farne parte e confesso che c’è in ballo qualcosa, c’è in ballo un progetto che mi porterebbe nuovamente in questo settore, per ora non posso dire altro, ci saranno tempi e modi, adesso devo prima concentrarmi sulla BPM, sarà un anno molto intenso”.

Mariella Lamonica