Niente paura. Rezzato doveva essere e Rezzato sarà. A dispetto di ripescaggi, colpi di scena e ribaltoni, domenica l’oroscopo della Pro Patria prevede comunque l’attesissima trasfertona nel bresciano (ore 15, “Comunale” o, se preferite, “Rezzato Stadium”). Più che una partita, una camera con vista sul ruolo di numero uno del campionato. Troppo presto? Per sentenze definitive (ovviamente) sì. Per farsi un’idea (invece) no.

Ma che fa… tocca? Squadra che vince non si cambia. Squadra che convince ancora meno. Ma rientra Colombo. Circostanza che potrebbe indurre Javorcic a qualche riflessione (non necessariamente in difesa). In realtà, l’ipotesi più plausibile è che non venga toccato l’undici che domenica ha messo sotto il Lecco. A fronte del 4-3-3 di Quaresmini, lo spalatino potrebbe però giocarsi qualche altra mandrakata in stile Disabato trequartista. Sul fronte dubbiosi, fari puntati su Arrigoni (vecchia subita ieri a Lonate), e Pedone alle prese con piede e caviglia destri malconci. Per entrambi, valutazioni anche in funzione del doppio impegno di settimana prossima (mercoledì Romanese e domenica Grumellese).

Rezzato ritiroRezzato Saint-Germain. Si fa presto a dire matricola. Poi però, budget (pare) milionario, ambizioni malcelate e rosa da categoria superiore portano in un’altra direzione. La SDL Area Rezzato è (con Crema e Pro Patria, ma forse più di Crema e Pro Patria) la vera favorita del Girone B. Di fatto spin-off della principale società italiana di contrasto all’usura e alle anomalie bancarie, il club neopromosso non può certo giocare a nascondino. A dirla tutta, il primo scorcio di stagione ha però mostrato qualche difettuccio. Parecchi gol incassati (anche 4 in amichevole dalla formazione di Eccellenza del CazzagoBornato), eliminazione in Coppa con il Darfo ed esordio in chiaroscuro a Grumello con successo per 3-2 gentile omaggio del portiere locale Ajello. Ma stretta contingenza a parte, le potenzialità non sono in discussione. Contro la Grumellese, la lavagna tattica ha proposto il consueto 4-3-3 con l’ex Ciliverghe Lancini (98) tra i pali; Gurini (99), Tagliani, l’ex Monza Marco Ruffini e l’omonimo Luca Ruffini (97) in difesa; l’italo-senegalese Bourama (98), il mancino ex Imolese Selvatico e il veterano Cazzamalli in mediana; Franchi, il bomber Alessandro Bertazzoli (22 reti l’anno passato con il Cili) e l’eclettico esterno barlettano Minicleri in attacco. Insomma, il patron Musso ha messo in piedi una formazione con pochi punti deboli. Tanto più che (al momento), scaldano la panca l’ex tigrotto Ciccio Ruopolo, Tano Caridi e il corazziere Marzeglia. Tutta gente che altrove sarebbe titolare fissa.

Pioggia e temporaliTutti sotto la doccia. La previsione è chiara al di là di ogni ragionevole dubbio: acqua a secchiate. Stando a ilmeteo.it, la domenica rezzatese dovrebbe riservare precipitazioni abbondanti in mattinata e consistenti nel pomeriggio. Tradotto in soldoni, ombrelli aperti sugli spalti e campo zuppo sul rettangolo di gioco. Favorite le difese? Mah, una volta si diceva così.

Il valzer del Boscarino. Match di cartello affidato ad Alessio Angelo Boscarino di Siracusa (Giovanni Spano di Empoli e Antonio Di Lauro di Frattamaggiore gli assistenti). Il fischietto siculo (secondo consecutivo per i tigrotti) è un terzo anno con 19 presenze in categoria. Nell’ultima stagione ha diretto 16 gare (bilancio: 6 successi interni, 5 esterni e 5 pareggi) tra cui la sfida dello “Speroni” con il Ciserano del 2 ottobre (3-1 biancoblu). Per la cronaca, nelle stesse gare ha sommato 63 gialli, 7 rossi e 12 rigori. Decisamente, un arbitro che non passa inosservato.

Con ogni mezzo. Le sigle del tifo organizzato propongono varie alternative (tutte in pullman) per la trasferta di domenica. Per gli Ultras ritrovo alle 12 (costo 10 euro più biglietto), per il Pro Patria Club partenza alle 13 (stessi 10 euro più biglietto), mentre Il Tigrotto rilancia con ritrovo alle 12.45 e partenza alle 13 (contatti Marco 340/4055581 e Simone 339/4741261). Tutto dallo stadio “Speroni“. Per inciso, i rezzatesi godranno di ingresso gratuito.

Giovanni Castiglioni