CECCO: tutto come prima, caro il mio Beppe…
BEPPE: in che senso, scusa?
CECCO: anno nuovo e vita vecchia: si riprende a giocare e via…
BEPPE: beh, a me sembra normale, se non si giocasse saremmo in presenza di una catastrofe. Che cosa può fermare i campionati di calcio, in particolare, di basket, di pallavolo? Magari una guerra…
CECCO: speriamo di no…
BEPPE: speriamo proprio di no! Non mi ricordo, ma ci siamo già incontrati dopo Capodanno? Sai, gli auguri…
CECCO: ma certo che ci siamo incontrati. Comunque gli auguri possiamo rinnovarceli, mica fanno male…
BEPPE: beh, c’è chi ritiene che gli auguri portino male e preferisce “in bocca al lupo”, “in culo alla balena” e amenità del genere.
CECCO: a me pare che “in bocca al lupo” sia una cosa e gli auguri di buon anno siano un’altra cosa. Mai sentito dire “in culo alla balena per il 2013″… Però se a te fa piacere…
BEPPE: visto che siamo scivolati un po’ nel prosaico, penso (e poi chiudiamo l’argomento) che se potessimo vedere da vicino com’è fatto il sederino di una balena ci passerebbe la voglia di usare questa espressione. Ma è solo una mia sensazione…
CECCO: più facile invece immaginare la bocca di un lupo…
BEPPE: non c’è dubbio. Detto questo, che altro aggiungere?
CECCO: che la Cimberio ha perso la sua prima partita in casa…
BEPPE: a proposito di auguri e di espressioni benauguranti, evidentemente c’è stato un abuso. Perdere insieme e praticamente in contemporanea Banks e Ere, vale a dire i due principali realizzatori della squadra (e più o meno per lo stesso periodo di tempo, un mesetto), non poteva non avere ripercussioni pesanti. Comunque bisogna anche aggiungere che sino a questi due infortuni piuttosto gravi la Cimberio aveva avuto una vita tranquilla e rilassata sotto questo profilo.
CECCO: a me la Cimberio contro Venezia è piaciuta comunque…
BEPPE: non era e non poteva essere la stessa di sempre ma anche a me è piaciuta per come ha cercato sino all’ultimo di reagire e di raddrizzare una partita che a un certo punto pareva già morta e sepolta, quando la squadra di Vitucci è scivolata sotto di 14 punti.
CECCO: è anche vero che nel basket di oggi, quello del tiro da tre punti, basta poco per rimontare distacchi anche pesanti, che nella precedente era cestistica, quella appunto in cui non c’era il tiro dall’arco, non avresti mai recuperato.
BEPPE: una sconfitta indolore, anche se sono un po’ preoccupato per le prossime partite. E soprattutto per la Coppa Italia, visto che Ere e Banks potranno rientrare giusto in tempo per la data delle Final Eight di Milano e già nei quarti di finale l’avversario sarà l’Armani o la EA7 che dir si voglia.
CECCO: avresti preso almeno un sostituto?
BEPPE: bella domanda… Ci sono diverse considerazioni da fare e la prima è di carattere economico: come sta di salute (economica) il consorzio “Varese nel cuore”? E poi o trovi un giocatore di una certa caratura, altrimenti non vale la pena. E adesso, a gennaio, quale giocatore di una certa caratura si trova sul mercato disposto a venire a giocare un mese in Italia?
CECCO: quindi la soluzione non era praticabile…
BEPPE: direi proprio di no. Ma la vicenda di Banks e di Ere mi fa fare un’altra considerazione che riguarda il Varese.
CECCO: sentiamo…
BEPPE: ammetto che il riferimento, più che il paragone, è un po’ forzato ma spero di far capire ciò che voglio dire. Il Varese recentemente ha subìto una marea di infortuni (senza dimenticare che non ha mai potuto far giocare Oduamadi e Struna, sempre infortunati per l’intero girone di andata), eppure è lì al quarto posto in classifica: secondo me ha realizzato una grande impresa in questa prima parte di stagione e non vorrei apparire pessimista ma riconfermarsi nella seconda metà del campionato, cioè mettere insieme alla fine 60 punti, più o meno, sarebbe per me un miracolo.
CECCO: allora non hai grande fiducia nella squadra…
BEPPE: non è così, ma credo sia fuori discussione che il Varese di quest’anno abbia qualcosa meno (forse molto meno) di quello di Maran e credo anche di quello di Sannino.
CECCO: e il mercato?
BEPPE: mah, avremo ancora tempo di parlarne perchè finirà il 31 gennaio. E si poteva anche pensare a una conclusione diversa dagli altri anni, cioè di un campionato che riparte a mercato già chiuso. Invece come sempre la maggior parte delle operazioni in entrata e in uscita si concluderà negli ultimissimi giorni, se non nelle ultimissime ore.
CECCO: un’occasione persa…
BEPPE: una delle tante per razionalizzare un ambiente che di razionale ha davvero poco.
CECCO: basta vedere la vicenda della Lega di serie A che non trova un presidente…
BEPPE: ed è andata a cercarlo anche in serie B… Mah, misteri del calcio…
CECCO: volevo sentire il tuo parere sulla vicenda Armstrong e sulla sua mezza confessione…
BEPPE: ti dirò che ho letto poco, anche se mi ero ripromesso e mi riprometto di informarmi di più. Sicuramente il fatto che Armstrong sia stato smascherato è una grossa delusione ma faccio un’altra considerazione (oggi sono in vena…).
CECCO: sentiamo di nuovo…
BEPPE: tutti sappiamo che Armstrong è l’uomo che ha battuto il tumore (pare ai testicoli e poi al cervello, se è questa la verità). Ebbene, io credo che una persona che esce da un’esperienza come quella la prima cosa che non vuole più vedere sia un farmaco. Invece Armstrong non solo ne ha fatto uso per tutta la vita ma ha messo ancora a repentaglio la sua salute.
CECCO: però è diventato straricco…
BEPPE: non so se è un pensiero che può fare chi è andato vicino alla morte. Mah… E con questo passaggio “alto” direi che potremmo anche chiudere.
CECCO: sono d’accordo, possiamo chiudere. Alla prossima?
BEPPE: senza dubbio, alla prossima!

Cecco&Beppe