Niente partita, niente punti. Lapalissiano. Quindi nulla di clamoroso se a Pro Patria forzatamente ferma ai blocchi, il Rezzato (nella foto) ha subito colto la palla al balzo prendendo il largo in vetta. Ma (seppur orfana dei tigrotti), la quinta giornata del Girone B ha detto anche altro. Parecchio altro.

Rezzatissimo. Quattro reti subite nelle prime tre giornate (di cui 2 a Grumello), nessuna nelle ultime due. Il Rezzato di Quaresmini cresce a vista d’occhio. E il secco successo esterno sul Pontisola (0-2 discretamente a senso unico), ha solo certificato la progressione tecnica dei bresciani. Tra l’altro (con Pergolettese e Caravaggio), una delle tre squadre ad aver iscritto a referto 6 diversi marcatori. La Pro soltanto 3. Ai biancoblu mancano i gol dei centrocampisti. Non a caso, riflessione fatta qualche giorno fa da Ivan Javorcic.

W la fuga. Cinque giornate e due sole squadre imbattute (Rezzato e Pro Patria, ovviamente). Ma il girone (forse) non è così equilibrato come si potrebbe pensare. Soli 9 pareggi (in 45 gare) e ultime 6 che hanno vinto complessivamente 4 gare. Tutte in incroci diretti salvo l’1-0 del Dro all’esordio con il Ciliverghe. Presto per trarre conclusioni. I valori però non sembrano così omogenei.      

Darfo e chiudo. Almeno a questi livelli (secondo posto con Pro Patria e Pergolettese), è il Darfo la vera sorpresa del primo scorcio di stagione. In 8 giorni i camuni hanno fatto lo scalpo prima alla Virtus Bergamo e poi al Caravaggio. In entrambe le vittorie decisivo Leonardo Muchetti, mezzala di gol e di governo al servizio segreto dei neroverdi di Ivan Del Prato.

Lecco, bugie e videotape. A Busto aveva reagito alla sconfitta con uno stentoreo vaffa. Dopo l’1-0 sul groppone con la Virtus Bergamo invece è passato dalle parole ai fatti. Parliamo del presidentissimo Di Nunno, del suo Lecco e del secondo stop stagionale dei blucelesti. Per giunta, maturato con la squadra in 9. Con 5 punti, un solo successo e la miseria di 2 reti realizzate, su quel ramo del lago di Como la strada si fa davvero in salita. Da qui il cambio di allenatore: via Delpiano, in panchina torna De Paola.

Mi chiamo Ferrario, scusate se insisto. Niente rima, ma era per rendere l’idea. Nel miglior attacco del campionato (12 gol), a splendere è la puntualissima vena realizzativa di Carlo Emanuele Ferrario: 5 reti (una a partita) nella Pergolettese seconda in graduatoria. L’ex Monza deve dividere la vetta della classifica marcatori con Marito Santana. Anche il patagonico ha fatto centro in ogni singola gara disputata.

E’ qui la Testa? Nel sabato mattina dello “Speroni” c’è stato spazio anche per un’incursione dell’assessore alle Opere Pubbliche Alberto Riva. Incontro con Patrizia Testa? No, con Alberto Armiraglio. Ma chissà che nella pentola tigrotta non tornino a bollire i campi di allenamento. Il tema è sempre quello e dopo l’allestimento del primo campo in erba, resta da scogliere il nodo (e la destinazione) della vasta area attigua. Novità a breve? To be continued…

Crema di Porrini. Prossima fermata biancoblu rappresentata dal Crema allo “Speroni” (domenica ore 15). I nerobianchi di Sergio Porrini sono tra i logici favoriti del girone. Anche se l’avvio di campionato ha già messo in fila due sconfitte (con Lecco e Rezzato). Nella storia, i precedenti con la più antica realtà calcistica cremasca (fondazione nell’anno di grazia 1908), sono complessivamente 18. Bilancio di chiara matrice bustocca con 10 successi, 6 pareggi e 2 sole sconfitte (6 vittorie e 3 pari in casa). Ultimo confronto in via Cà Bianca datato 28 gennaio 1995: 7-0 con doppiette di Buzzetti, Alessio, Zago e rigore di Aquilante.

Giovanni Castiglioni