Primo appuntamento ufficiale con la stampa per coach Attilio Caja, che si è presentato ai microfoni per la consueta conferenza pre-partita. Il primo match di campionato vedrà la OJM contrapposta alla Reyer Venezia, formazione campione d’Italia e che ambisce ancora ad uno dei migliori piazzamenti in campionato. Il coach biancorosso è partito facendo un resoconto sulle aspettative che ha nei confronti di questa stagione:

«Tutti noi non vediamo l’ora di iniziare, ma penso che sia un sentimento comune a tutte le squadre del campionato dopo 40 giorni di allenamenti e partite. Vogliamo confrontarci con questo campionato che è cresciuto di livello nella fase media e siamo curiosi di affrontare squadre che – sulla carta – sono superiori alla nostra».

«Secondo me – ha proseguito il coach – il campionato è diviso in due blocchi: dieci squadre che hanno fatto un mercato per puntare ai Playoff e le restanti sei che vogliono evitare l’ultimo posto. Noi siamo in questo secondo gruppo e il nostro è obiettivo in questo ideale raggruppamento è arrivare tra i primi. Siamo curiosi anche di capire come i nostri giocatori nuovi per questo campionato possono rendere».

Caja è poi passato ad analizzare la sfida con Venezia: «L’asticella è subito molto alta per noi. Puntavamo ad essere al completo e pronti subito per portare via punti magari a formazioni che avevano avuto qualche intoppo in più in fase di preparazione, ma il calendario ci ha messo davanti ad uno scontro difficile. È come se in una gara di salto in alto l’asticella per entrare in gara fosse fissata dieci centimetri più in su del nostro primato personale».

«Proseguendo in questa metafora – ha continuato il coach – noi dobbiamo fare il nostro miglior salto possibile, dobbiamo dar fondo a tutte le nostre risorse tecniche, emotive e caratteriali. Se riusciremo a farcela sarebbe un’impresa, altrimenti vedremo. Rimarremmo comunque convinti della nostra preparazione, del nostro buon momento e delle cose positive che si sono viste fino ad ora».

Non serve presentare i punti di forza di una squadra che l’anno scorso ha vinto il campionato, ma Caja ha voluto spendere due parole sull’ex Dominique Johnson: «Personalmente sono molto felice di rivederlo, a lui e a tutti i ragazzi dell’anno scorso sono molto grato per quel finale di stagione. Lui era uno di quelli con maggiori responsabilità e per domenica possiamo solo sperare che non sia nella sua miglior giornata al tiro».

Sembrerebbe che Varese, in una sfida di questo tipo, non abbia niente da perdere, ma il coach non è del tutto d’accordo: «Questa argomentazione allora andrebbe applicata a troppe partite, ma poi qualcuna di queste gare devi anche portarla via. Dirò ai miei giocatori di giocare con massima fiducia e con serenità. Ho più volte fatto loro i complimenti in precampionato e non cambierò opinione in due giorni. Dobbiamo giocare la nostra pallacanestro, non sempre le avversarie più forti sulla carta lo dimostrano sul campo».

L’atteggiamento positivo dei giocatori è stato uno dei punti di forza per la OJM in precampionato: «Auspico che continuino così – ha spiegato il coach – per tutta la stagione: dobbiamo essere combattivi e dare tutto. Penso anche che la partita contro Lugano abbia contribuito a rompere il ghiaccio con Masnago perché la pressione del giocare qui, con la storia che c’è alle spalle e con il calore dei tifosi, può pesare: aver già giocato una volta in casa può aiutare ad essere meno frenati».

Caja ha poi analizzato in conclusione anche i recenti cambiamenti del regolamento: «Secondo me sui passi si tratta di cose minime: è cambiato un po’ in situazioni dinamiche e poco altro. Il vero cambiamento epocale – ha concluso il coach – è stato sugli antisportivi: adesso verrà fischiato antisportivo ogni qual volta si commetterà un fallo tattico senza cercare la palla, per cui ci sarà molta confusione soprattutto nelle prime gare. Il tutto poi non è stato spiegato a dovere al pubblico e questo è preoccupante».

Filippo Antonelli